Le principali società finanziate dall'estero possono avere pari accesso ad alcuni programmi di finanziamento cinesi. È quanto emerge da una circolare congiunta del ministero del Commercio e della Commissione regolatoria bancaria e assicurativa della Cina. L'iniziativa è finalizzata ad aiutare le aziende finanziate dall'estero a ridurre i costi e superare le ricadute economiche della pandemia di coronavirus. Secondo quanto spiega l'emittente televisiva cinese "Cgtn", le principali società finanziate dall'estero possono anche beneficiare di una quota di prestito di 1.500 miliardi di yuan (circa 229,5 miliardi di dollari) dalla Banca popolare cinese, la banca centrale. Secondo la circolare, 570 miliardi di yuan (oltre 87,2 miliardi di dollari) di nuovi prestiti dalla Banca cinese Export-Import potrebbero essere utilizzati per sostenere le principali imprese qualificate finanziate dall'estero e offrire loro un sostegno finanziario diversificato e completo. Secondo la circolare, inoltre, le agenzie governative locali devono affrontare tempestivamente i problemi relativi ai servizi finanziari per le società finanziate all'estero e promuovere la cooperazione tra le società finanziate dall'estero e le istituzioni finanziarie. Le principali società finanziate dall'estero includono soprattutto quelle nei settori delle apparecchiature elettroniche e per le telecomunicazioni, dei dispositivi medici, delle automobili e della produzione di abbigliamento. Comprendono anche società legate al commercio e ai servizi, come all'ingrosso, viaggi e assistenza agli anziani.

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