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11/12/2020 - Brasile: Corte dei conti autorizza svolgimento aste concessioni autostrade e aeroporti

Brasile: Corte dei conti autorizza svolgimento aste concessioni autostrade e aeroporti

La Corte dei conti del Brasile (Tcu) ha autorizzato il ministero delle Infrastrutture a organizzare le aste per l'affidamento a società private di due concessioni autostradali e 22 aeroportuali. In particolare saranno battuti all'asta un tratto dell'autostrada Br-153 tra i municipi di Palmas (stato di Tocantins) e Anapolis (Goias), un tratto della Br-163, tra i municipi di Sinop (Mato Grosso) e Miritituba (Parà). Quest'ultimo tratto, informa il ministero delle Infrastrutture, ricopre un'importanza fondamentale per lo sviluppo economico della regione centro-occidentale e settentrionale del paese. Il tratto autostradale è infatti utilizzato per il trasporto della maggior parte del grano verso i porti di Santarem (Parà) e Santana (Amapà). La previsione del governo è che la concessione apra anche a nuovi investimenti, quantificati in circa 3 miliardi di real (485 milioni di euro) per la realizzazione di ulteriori 35 chilometri di corsia, 30 chilometri di strade marginali e lavori per l'allagamento della corsia di marcia per un tratto lungo 173 chilometri di estensione. Inoltre sono previsti 187 svincoli tra cui la realizzazione di una nuova uscita nel porto di Miritituba. La Corte dei conti ha poi autorizzato lo svolgimento dell'asta per l'affidamento di 22 aeroporti, ritenuta cruciale dal governo. Gli scali che saranno ceduti saranno raggruppati in tre blocchi. Il blocco sud sarà comporto da nove aeroporti: i due di Curitiba, quello di Foz do Iguaçu e quello di Londrina nello stato del Paraná, gli scali di Navegantes e Joinville, nello stato di Santa Catarina, gli scali di Pelotas, Uruguaiana e Bagé nel Rio Grande do Sul. Il Blocco Nord comprende sette aeroporti: uno a Manaus, uno a Tabatinga e uno a Tefé, nello stato dell'Amazzonia, uno a Porto Velho, uno a Rio Branco e uno a Cruzeiro do Sul, nello stato dell'Acre e uno a Boa Vista nello stato del Roraima. Il terzo lotto, il cosiddetto asse centrale, comprende gli scali di Goiania, Sao Luis e Imperatriz nello stato del Maranhao; lo scalo di Teresina, nel Piauí, quello di Palmas in Tocantins, e quello di Petrolina, in Pernambuco. Secondo l'Agenzia nazionale per l'aviazione civile, prima della crisi causata dalla pandemia, i terminali che andranno all'asta rappresentavano una quota dell'11 per cento del movimento totale dei passeggeri negli scali Brasile. Nel 2019 sono passati dai 22 scali 23,9 milioni di passeggeri tra arrivi e partenze. Il governo del Brasile ha fissato per il 26 marzo 2021 l'asta per la cessione degli aeroporti, dopo aver, lo scorso agosto, ridotto i requisiti e le quote di offerta minima necessari per facilitarne la cessione. L'obiettivo del governo è mantenere gli scali attrattivi per i potenziali investitori di fronte alla riduzione drastica del numero di passeggeri e merci a causa della pandemia di coronavirus. In particolare, le proiezioni aggiornate del ministero indicano che i ricavi lordi dei futuri concessionari tra ricavi tariffari e commerciali durante i tre decenni del contratto saranno inferiori di 3,3 miliardi di real (515 milioni di euro), passando da 17,8 miliardi a 13,5 miliardi di real (da 2,8 miliardi a 2,1 miliardi di euro). Per questo motivo l'offerta minima è stata ridotta di 280 milioni di real (43 milioni di euro) e gli investimenti richiesti di 850 milioni (132 milioni di euro).

Notizia segnalata da
www.agenzianova.com