La Turchia è pronta a commissionare investimenti su larga scala per diventare un hub di trasferimento regionale e continentale e un importante centro per le nuove Vie della seta. Lo riferisce il quotidiano turco "Daily Sabah". Il paese costruirà un porto container principale per il transito nel Mediterraneo orientale, che opererà come porta d'accesso al Medio Oriente e all'Asia centrale. Il luogo più idoneo sarà determinato durante il sondaggio e i lavori di progettazione il prossimo anno, secondo il Piano annuale presidenziale per il 2021 e in coordinamento con il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e il ministero dell'Ambiente. Ankara prevede inoltre di aumentare il volume della cooperazione con i paesi collegati alle nuove vie della Seta in termini di consentire al Middle Corridor - un'iniziativa di Ankara che consiste nel collegamento infrastrutturale e logistico tra Cina e Turchia passando da Asia centrale (Kazakhstan o Kyrgyzstan-Uzbekistan-Turkmenistan), Mar Caspio, Azerbaijan e Georgia - di essere un percorso più attraente, con la leadership turca. Anche il progetto ferroviario Baku-Tbilisi-Kars (Btk) è stato lanciato dalla Turchia come parte del Middle Corridor. Altri progetti di investimento intrapresi dalla Turchia come parte del corridoio includono il ponte Yavuz Sultan Selim sul Bosforo, il tunnel Eurasia e Marmaray, il ponte 1915 sui Dardanelli, autostrade, ferrovie ad alta velocità, hub logistici e infrastrutture di comunicazione. Entro il prossimo anno dovrebbero essere completati anche i lavori infrastrutturali sul porto di Filyos. Il porto nella provincia settentrionale del distretto di Filyos, corredato di una zona industriale, sarà il terzo porto più grande della Turchia. Secondo il piano annuale 2021, verrà realizzato anche il collegamento ferroviario tra l'aeroporto di Istanbul, di recente apertura, sul lato europeo e l'aeroporto Sabiha Gokcen sul lato asiatico della città, per rendere la città un hub regionale per le merci aviotrasportate internazionali.

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