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21/10/2020 - "Espaņa puede": il Piano nazionale di ripresa, trasformazione e resilienza spagnolo.

"España puede": il Piano nazionale di ripresa, trasformazione e resilienza spagnolo.

Il PNRR spagnolo, presentato dal Presidente del Governo il 7 ottobre 2020 e dal titolo "España puede", intende gettare le basi per una nuova fase nel percorso di ammodernamento del Paese, affinché la Spagna possa tornare a crescere su basi più sostenibili, inclusive e competitive, partendo dai propri punti di forza: una efficiente rete di infrastrutture di trasporto; la maggiore estensione di rete in fibra ottica in Europa; una posizione di leadership nel settore delle energie rinnovabili; una grande capacità di richiamo dei flussi turistici internazionali che colloca la Spagna come seconda destinazione al mondo; una rete di rapporti privilegiati con regioni strategiche per la crescita dell'economia mondiale nei prossimi decenni, come l'America Latina e il Nord Africa; l'utilizzo della seconda lingua veicolare più diffusa al mondo. Secondo le stime del Governo, le ingenti risorse pubbliche destinate al Piano e la connessa attivazione degli investimenti privati potrà generare una crescita aggiuntiva del PIL pari al 2,5% annuo nel triennio 2021-2013, con la creazione di 800.000 nuovi posti di lavoro.

PILASTRI

I progetti ruoteranno attorno a 4 pilastri principali.

1) Transizione ecologica, vista anche come opportunità di crescita economica, di creazione di nuovo impiego e di riduzione della dipendenza energetica dall'estero. Vi è l'intenzione di imprimere una forte impulso all'elettrificazione dei trasporti con l'introduzione di 250.000 veicoli elettrici circolanti entro il 2023, per arrivare a 5 milioni nel 2030.

2) Transizione digitale, considerata come occasione di modernizzazione del tessuto produttivo e delle competenze digitali della forza lavoro e della popolazione. L'obiettivo è di assicurare la copertura della rete 5G al 75% della popolazione nei prossimi anni;

3) Uguaglianza di genere, ritenuta un criterio di intervento trasversale comune a tutti i progetti. Viene menzionata, in particolare, la creazione di 60.000 nuovi posti negli asili e l'attivazione di 1.500 assistenti sociali con l'obiettivo di facilitare la conciliazione famiglia-lavoro da parte della popolazione femminile;

4) Coesione sociale e territoriale, ottenuta attraverso interventi di rafforzamento del sistema sanitario, miglioramento della scuola, investimento nella formazione professionale, assistenza agli anziani, connettività estesa anche alle aree più isolate.

AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO

Vi sono 10 "politiche guida" verso cui far convergere le risorse europee, con le seguenti ripartizioni di fondi:

1) agenda urbana e rurale con focus sulla lotta allo spopolamento (16% dei fondi);

2) infrastrutture e tutela della biodiversità (12%);

3) transizione energetica giusta e inclusiva (9%);

4) modernizzazione della pubblica amministrazione (5%);

5) politiche industriali, con particolare attenzione a PMI e turismo (17%);

6) sanità, scienza, tecnologia e innovazione (17%);

7) istruzione e formazione (18%);

8) lavoro e sicurezza sociale (6%);

9) industria culturale e sport (1,1%);

10) modernizzazione del sistema fiscale.

RISORSE

Il PNRR spagnolo si concentrerà su progetti realizzabili nei prossimi tre anni, mobilitando complessivamente 72 miliardi di euro nel periodo 2021-2023 (59,1 miliardi tramite le risorse rese disponibili dalla Recovery and Resilience Facility e 12,4 miliardi tramite ReactEU), creando 800.000 nuovi posti di lavoro. In attesa che i fondi europei siano operativi, il Presidente del Governo ha annunciato che la prossima Legge di Bilancio stanzierà 27,4 miliardi di euro per anticipare le esigenze di finanziamento del Piano che saranno successivamente coperte dalle risorse europee.

 

Notizia segnalata da
AMBASCIATA D'ITALIA