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11/08/2020 - DISCORSO DEL RE IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL TRONO (29 LUGLIO 2020).

DISCORSO DEL RE IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL TRONO (29 LUGLIO 2020).

È con un sentimento di “fierezza” che il Sovrano si è rivolto al popolo mercoledì scorso, in occasione dell’annuale ricorrenza della propria ascesa al Trono che quest’anno -ha rilevato Mohammed VI- acquisisce un significato particolare dovuto alla coincidenza con la festività religiosa dell’Aid Al-Adha, celebrazione “del sacrificio, della lealtà e della giustizia”. Nell’indirizzarsi alla cittadinanza, il Sovrano ha innanzitutto voluto dedicare un sentito ringraziamento al personale sanitario, alle forze dell’ordine e in generale a tutte le realtà istituzionali e della società civile che hanno collaborato ad una accorta ed efficace gestione della crisi sanitaria. In proposito, è stata rivendicata la convinzione di aver preso la giusta strada, fatta di decisioni “cruciali” e talvolta “ruvide e difficili”, anteponendo ad ogni altra considerazione la salute dei cittadini e il superiore interesse della Nazione. In questo senso, è stato formulato un invito generalizzato a “restare vigili” e continuare a seguire le misure sanitarie introdotte per contrastare la diffusione del contagio. Agli organi di governo, in aggiunta, il Re ha indicato l’urgenza di elaborare un piano strutturato per la gestione di una eventuale seconda ondata.

Nonostante una gestione finora ritenuta efficace dell’epidemia nel Paese, le ricadute sui sistemi sanitario ed economico nazionali e le conseguenze sociali sono e saranno significative. Numerosi settori produttivi e ampi strati della popolazione hanno subito un impatto profondo. Per questa ragione, ha affermato Mohammed VI, è stato creato un Fondo speciale che ha permesso la mobilitazione di 33,7 miliardi di dirham (circa 3 miliardi di euro), di cui circa 24 miliardi risultano oggi spesi per l’acquisto di materiale sanitario e per il finanziamento di misure sociali.

Molto è stato fatto; tuttavia la crisi COVID-19 ha messo in luce una serie di “insufficienze” che riguardano in particolare i settori sociali, ma anche parti dell’economia nazionale: la totale dipendenza di taluni comparti dalle importazioni, l’ampiezza del settore informale e la debolezza delle reti di protezione sociale. È dunque giunto il momento, secondo il Re, di “ridefinire l’ordine delle priorità e costruire un modello sociale più inclusivo”. In questo quadro, la generalizzazione della copertura sociale è “un’aspirazione prioritaria” della Casa Reale che prevede l’inizio di questa operazione già a partire da gennaio 2021 con l’adozione di un programma articolato che comprenda l’estensione a tutta la popolazione dell’assicurazione obbligatoria per malattia, una riforma del sistema pensionistico e l’ampliamento degli ammortizzatori sociali, come sussidi di disoccupazione e aiuti alle famiglie in situazione di precarietà. La concretizzazione di questo ambizioso progetto porterà, secondo gli auspici reali, all’emersione dell’economia informale e ad un conseguente beneficio per il tessuto economico-sociale del Regno.

Il rilancio dell’economia è un’altra missione prioritaria: il Sovrano ha sollecitato il governo affinché elabori un piano ambizioso volto alla ripresa di tutti i settori produttivi e alla creazione di impiego. Tale obiettivo va perseguito attraverso la mobilitazione di tutti i fondi disponibili, l’introduzione di incentivi agli investimenti e misure di solidarietà. Su questa linea, il Sovrano ha annunciato che saranno iniettati nell’economia del Marocco circa 120 miliardi di dirham (12 miliardi di euro), corrispondenti all’11% del PIL, che confluiranno in un fondo di investimento dedicato al sostegno delle attività produttive e all’accompagnamento e finanziamento di grandi progetti di investimento pubblico-privato. 5 miliardi di dirham (500 milioni di euro) saranno inoltre trasferiti alla Cassa Centrale di Garanzia (equivalente alla nostra SACE) per sostenere il credito alle imprese.

Ancora una volta, Re Mohammed VI pone la propria attenzione sugli importanti gap sociali ancora esistenti nel Regno, invitando il governo e tutti gli attori del Sistema Paese ad impegnarsi nell’elaborazione di strategie mirate e, soprattutto, a realizzare una riforma profonda del settore pubblico che permetta di migliorare l’efficacia dei fondi e finanziamenti attivati e garantire una complementarietà di azione tra i vari enti esistenti.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - MAROCCO