La crescita è stata principalmente spinta dall’incremento di valore aggiunto registrato nei servizi di informazione e comunicazione (+1,5%) e nelle costruzioni (+0,8%). Di segno negativo l’andamento nel settore dell’energia che segna una diminuzione di circa un punto percentuale. Riguardo al comparto manifatturiero la diminuzione del valore aggiunto già iniziata a decorrere dalla seconda metà dello scorso anno è stata dello 0,3%. Secondo gli analisti dell’Ufficio di statistica, nel primo trimestre 2020 l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’andamento dell’economia è stato limitato. Solo in alcune delle attività economiche maggiormente colpite dalla crisi quali, il commercio all’ingrosso ed al dettaglio, trasporti e servizi di alloggio e ristorazione si è rilevata una minore crescita o un andamento negativo.

Nel primo trimestre 2020 la domanda interna ha registrato una contrazione del 3,4%. I consumi finali delle famiglie (+0,3%) hanno subito una marcata decelerazione mentre gli investimenti privati delle società non finanziarie registrano una flessione del 6,9%.  Nel periodo di riferimento le esportazioni ed importazioni di beni e servizi presentano una diminuzione rispettivamente pari al 2,6 e 5,2%. Il rilevamento indica infine una contrazione delle imposte indirette del 18,8%.

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