11/05/2020 - PREVISIONI DELLA CONFINDUSTRIA SPAGNOLA PER L’ECONOMIA DEL PAESE NEL 2020

La CEOE – Confederación Española de Organizaciones Empresariales prevede una forte recessione per l’economia del paese nel 2020. L’ipotesi più ottimistica fissa al -5% la flessione del PIL, tale flessione potrebbe arrivare al -9% nel caso di uno scenario meno favorevole (necessità di prolungare l’attuale stato di emergenza dichiarato lo scorso 14 marzo e previsto fino al 26 aprile). Per il 2021, nel caso si confermi il pieno ritorno alla normalità, le stime prevedono un rimbalzo del PIL spagnolo superiore al 5%.
Gli imprenditori spagnoli evidenziano che la crisi derivata dal Covid-19 colpisce in maniera diversa a seconda del settore economico. I cosiddetti “settori di prossimità”: eventi sportivi, culturali, turismo, trasporti e commercio non essenziali, servizi immobiliari sono quelli sui cui ricadono gli effetti più negativi; subiscono anche flessioni significative le attività industriali relative a veicoli, lavorazione del legno, della plastica, prodotti metallici, ferro e acciaio. Dal lato opposto, con incrementi di attività, si trovano: programmazione e consulenza informatica, prodotti farmaceutici e attività sanitarie.
Per il mercato del lavoro, la CEOE prevede un tasso di disoccupazione del 16,5% (14,1% nel 2019), percentuale che rappresenta un totale di 3,8 milioni di persone senza lavoro, volume che potrebbe arrivare ai 4,2 milioni di disoccupati (18% della popolazione attiva) nell’ipotesi più pessimistica.
Le misure adoperate per far fronte all’impatto economico del Covid-19 ed il calo delle entrate tributarie risultato della diminuzione dell’attività economica avranno effetti rilevanti sul deficit pubblico del paese che potrebbe attestarsi, secondo l’organizzazione imprenditoriale, tra il 7,5% e l’11% del PIL. Le stime relative al debito pubblico sono del 108% del PIL (95,5% nel 2019) e se la ripresa economica del paese sarà più lenta potrebbe superare il 115% del PIL. Tuttavia, è utile evidenziare che dopo l’impatto provocato dallo shock del Covid-19, i conti pubblici dovrebbero tornare alla normalità, senza incidere sul deficit strutturale. Pertanto, se la ripresa economica del paese avverrà nel corso del 2021, il deficit tornerà a livelli tra il 4% e il 4,5% del PIL ed il debito potrebbe stabilizzarsi intorno del 105% del PIL.
Notizia segnalata daUfficio ICE di Madrid