Il 25 marzo scorso il Ministero delle Finanze Ceco ha tenuto una prima asta di titoli di stato per il  mercato interno. La domanda ha superato nettamente l’offerta raggiungendo i 61 miliardi di corone (circa 2,2 miliardi di euro), cifra che rappresenta la domanda storicamente più elevata di titoli di Stato a medio e lungo termine in un solo giorno di asta. All'asta il Ministero ha offerto due titoli di Stato a tasso fisso con scadenze al 2023 e al 2031 e un titolo di Stato a tasso variabile con scadenze nel 2027. Il debito pubblico è stato aumentato di 200 miliardi di corone (circa 7 miliardi di euro) in virtù della riformulazione del bilancio dello Stato approvato dalla Camera dei Deputati. Mentre nel 2019 era di 1.640 miliardi di corone, con quest’ultima variazione esso raggiungerà per l’anno corrente i 1,840 miliardi, pari al 33,2% del PIL. Nell'aggiornare le previsioni macroeconomiche dopo tale variazione di bilancio il Ministero delle Finanze ha calcolato che l'economia scenderà del 5,1% nel 2020 (a febbraio era stato invece  previsto un aumento del 2%), con un calo annuo dell'occupazione dell'1,2% e un aumento della disoccupazione che passerà presumibilmente dal 2,0% del 2019 al 3,3% del 2020. Le stime sono state predisposte nell’assunto che l'epidemia rientri nel secondo trimestre: in tale evenienza l'economia ceca dovrebbe mostrare un calo nel primo e soprattutto nel secondo trimestre del 2020 mentre dovrebbe iniziare a riprendersi già nella seconda metà dell’anno 2020.

 

 

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ambasciata d'Italia