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08/10/2018 - Il cambio ufficiale della sterlina sudanese si svaluta del 60%

Il cambio ufficiale della sterlina sudanese si svaluta del 60%

Il Sudan ha ridotto il valore ufficiale della sua valuta rispetto al dollaro USA di oltre la metà  domenica 7 ottobre, la terza svalutazione quest'anno a fronte di una crescente crisi economica. Il tasso di cambio del dollaro USA è salito ieri a 51,0 sterline sudanesi (SDG) sul mercato nero a seguito della creazione da parte del governo di un nuovo ente di banchieri, uffici di cambio ed esperti indipendenti che fissera il tasso ufficiale di  cambio giornaliero USD/SDG.
La mossa fa parte di un pacchetto di misure finanziarie e monetarie volte ad affrontare l 'aggravarsi della crisi economica e la grave carenza di valuta straniera in Sudan.
Il comitato ha deciso il tasso ufficiale di 47,5 sterline sudanesi per un dollaro, riflettendo una svalutazione del 60% nel valore della sterlina sudanese, considerato che il precedente tasso di cambio ufficiale del dollaro era di  28,0 sterline.
Il governatore della Banca centrale del Sudan, Mohamed Kheir al-Zubeir, ha detto che le misure porteranno probabilmente ad una iniziale svalutazione della sterlina sudanese ma che piu’ in la’ porterebbero alla stabilizzazione del tasso di cambio col dollaro. Il Sudan ha anche cancellato le restrizioni all'importazione imposte a dicembre 2017 su 19
articoli per ridurre il deficit e sostenere la sterlina sudanese. Con il nuovo meccanismo, il Sudan fisserà il prezzo dell'oro in linea con i prezzi internazionali, ma i pagamenti saranno effettuati al nuovo tasso di cambio fissato dal comitato dei banchieri e degli uffici di cambio. La mossa ha lo scopo di arginare il contrabbando di oro, il principale prodotto di esportazione del paese, e incoraggiare i produttori locali a venderlo attraverso canali ufficiali.
Le esportazioni ufficiali di oro sono scese a $ 212,1 milioni nel primo trimestre del 2018 da $ 367,3 del quarto trimestre del 2017. Secondo alcuni commercianti la disparità tra i mercati ufficiali e ufficiosi continuera’  finche’ non verra’ risolta la carenza di valuta delle banche.  Le banche non forniscono dollari per importare le merci  e quindi gli importatori si devono rivolgere al mercato nero. La banca centrale sudanese ha recentemente ampliato drasticamente la propria offerta di moneta mentre cerca di controllare un deficit di bilancio statale in aumento, causando una svalutazione della sterlina. Non e’ chiaro se l'ultima svalutazione sia parte degli sforzi per far fluttuare la sterlina come raccomandato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) per arginare l'ampio divario tra i tassi di cambio ufficiali e non ufficiali che avevano pesantemente colpito l'economia del Sudan. Il Sudan ha faticato a incrementare le sue riserve in valuta estera a causa della secessione del Sud Sudan dal nord nel 2011, portando con sé la maggior parte delle entrate petrolifere del paese. Secondo l’FMI  un cambio unificato e determinato dal mercato è fondamentale per ridurre ulteriormente gli squilibri esterni e aumentare la competitività, gli investimenti, la crescita e le entrate fiscali. Nonostante la raccomandazione del FMI, il Sudan è stato cauto nel permettere alla moneta di fluttuare liberamente sul mercato dei cambi, temendo che possa scatenare disordini. Le proteste sono scoppiate a gennaio, dopo che le autorità hanno tagliato i sussidi per il grano, ma sono stati velocemente frenati dalle forze di sicurezza. Da allora i prezzi del cibo sono più che raddoppiati a causa di un'inflazione in aumento che si attesta a quasi il 70 percento. L'offerta di moneta è salita a 278,3 miliardi di sterline a fine marzo da 203,4 miliardi a fine dicembre, con un incremento di quasi il 37% in tre mesi. Anche il tanto atteso risveglio economico non si è concretizzato dopo che Washington ha revocato le sue ventennali  sanzioni nell'ottobre 2017. Washington ha mantenuto il Sudan nella sua lista di  stati sponsor del terrorismo, che i funzionari affermano renda le banche internazionali caute nel fare affari con il Sudan, una ragione chiave per la crisi valutaria in atto.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - SUDAN