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25/07/2018 - La solidità dell’internazionalizzazione dell’economia spagnola migliora del 2,97%

La solidità dell’internazionalizzazione dell’economia spagnola migliora del 2,97%

Secondo l’Indice di Solidità dell’Internazionalizzazione (ISI), elaborato da Amec, l’Associazione delle imprese industriali internazionalizzate, che valuta un totale di 19 indicatori, la solidità dell’internazionalizzazione dell’economia spagnola è migliorata del 2,97% durante il 2017 (solidità 6,86/10).

 
Il buon andamento delle esportazioni e la nascita di filiali di imprese spagnole all’estero sono i principali fattori che contribuiscono positivamente all’ISI.

 
“Nonostante il recupero della domanda nazionale, continuano ad essere molte le imprese che puntano ai mercati esteri, esportando o aprendo filiali fuori dalla Spagna. L’obiettivo è che le esportazioni si consolidino e diventino esportazioni regolari”, ha affermato il direttore generale di Amec, Joan Tristany. Allo stesso tempo, “sempre più imprese decidono di fare un passo in più e aprire una filiale all’estero. Tutto ciò fa crescere il volume delle esportazioni”, ha aggiunto Tristany.

 
Al contrario, tra gli indicatori che hanno contribuito negativamente all’ISI 2017 si trovano l’evoluzione degli investimenti esteri che, nonostante siano crescuti, sono aumentati meno rispetto agli anni precedenti. Inoltre, il risultato dell’ISI è condizionato dal peggioramento dell’indicatore dell’accesso delle imprese agli strumenti finanziari, necessari per le imprese.

 
Dall’altro lato, “l’Indicatore di Barriere all’Esportazione non riflette ancora un contributo negativo all’ISI, che intuiamo si rifletterà nel 2018 a causa dell’attuale politica protezionista”, ha sostenuto il direttore generale di Amec.

 
L’ISI, indice creato da Amec nel 2015 e che si aggiorna ogni anno, ha come obiettivo quello di sintetizzare la forza e la stabilità dell’internazionalizzazione e osservare l’evoluzione della stessa. Precedentemente, l’internazionalizzazione si misurava diversamente, partendo da aspetti come il volume di esportazioni, la diversificazione delle destinazioni, il numero di imprese esportatrici o il livello tecnologico delle esportazioni. Mancava però una visione globale, un indice sistemico. Per questo, l’ISI valuta un totale di 19 indicatori, come il numero di imprese esportatrici regolari e delle aziende implementate all’estero, la concentrazione imprenditoriale e settoriale delle esportazioni, le PMI esportatrici, le variazioni delle esportazioni, il peso di queste sul PIL, la quota delle esportazioni mondiali, gli investimenti all’estero e gli investimenti esteri, la diversificazione geografica delle esportazioni e degli investimenti, il livello tecnologico delle esportazioni, la variazione di prezzi di queste, la partecipazione nelle catene di valore internazionale, gli strumenti finanziari per l’internazionalizzazione, gli stabilimenti all’estero e le barriere all’esportazione.

Notizia segnalata da
Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna