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14/02/2018 - Riforma fiscale 2018

Riforma fiscale 2018

Il 25 dicembre 2017 il governo kazako ha approvato una riforma del codice tributario, in parte entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2018. Il principale obiettivo della riforma è la semplificazione del codice, per renderlo più’ favorevole alle imprese e ai contribuenti.

Uno dei punti cardine della riforma è il principio secondo il quale si presume che il contribuente abbia agito in buona fede, e quindi si delibererà a suo favore in caso di legislazione poco chiara. Inoltre, sarà implementato un sistema di monitoraggio orizzontale, i cui partecipanti saranno esentati da controlli fiscali durante il periodo di partecipazione. Per facilitare i controlli, a partire dal 2019 sarà introdotto un modulo standard per il tax audit (SAT-F), da compilare su base volontaria.

Dividendi, interessi e plusvalenze devono generalmente essere tassati alla fonte, sia che si tratti di persone singole o compagnie residenti in Kazakhstan (tassa del 10%) che di non residenti (15-20%, se non specificato un altro valore da convenzioni esistenti sulla doppia imposizione). Sono previste esenzioni una volta che si è in possesso delle quote per tre anni. Un’altra esenzione prevista è quella sull’imposta sul reddito per società che ricevono il 90% degli introiti da operazioni di e-commerce.

Sono stati effettuati alcuni cambiamenti  per legislare l’uso del sottosuolo: alcune tasse sono state rimpiazzate da un’imposta alternativa, su base volontaria, con aliquote variabili in base al prezzo del petrolio (6% con un prezzo al barile di 60 USD, 30% con prezzo al barile di 90 USD). Inoltre, il governo kazako sta cercando di promuovere la raffinazione del petrolio all’interno del paese - al momento sono in atto trattative per costruire la quarta raffineria del paese a Karachaganak. Per questo, sono previste esenzioni dalla ritenuta alla fonte per le compagnie che raffinano una percentuale di greggio nel paese (a oggi il 30%, con l’obiettivo del 70% nel 2022), a patto che siano in possesso delle infrastrutture e che operino sul territorio da più di tre anni.

Dal 2020 si dovrà compilare una dichiarazione su attività e passività, con informazioni su redditi non soggetti a tassazione alla fonte, inclusi redditi ricevuti dall’estero. Le imposte sul reddito pagate all’estero possono essere dedotte dalle tasse kazake. In generale, il Kazakhstan sta cercando di evitare la fuga di tasse: per questo, l’utile finanziario delle CfC è ora soggetto a tassazione, con alcune provvisioni per evitare la doppia tassazione.

Infine, si sta lavorando alla digitalizzazione del sistema tributario, tramite il sistema di fatturazione elettronica, sistema che sarà necessario per ottenere rimborsi IVA su varie categorie di beni (beni acquistati per produrre altri beni; esportazioni; vendita di combustibili e lubrificanti a compagnie aeree straniere; vendite in zone economiche speciali), a patto che il contribuente apra un conto dedicato esclusivamente alle operazioni IVA.

Per maggiori approfondimenti sulla riforma del sistema tributario, è possibile consultare la presentazione preparata dalla sede kazaka dello studio legale Dentons.

 

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - KAZAKHSTAN