Prodotti delle miniere e delle cave

Il settore delle miniere e delle cave rappresenta circa il 12% del PIL del paese.  Negli ultimi cinque anni ha conosciuto un’espansione costante con l’aumento dei progetti di estrazione. Il paese si colloca a livello regionale come il primo produttore di oro, zinco e piombo mentre a livello mondiale come il secondo per l’estrazione di argento e rame. Le ingenti quantità di tale ultimo minerale  , in un contesto globale di transizione energetica, rappresentano un asset importante a vantaggio del settore estrattivo ma anche energetico se il paese saprà indirizzarlo in termini di produzione locale.  Notevole sono anche le riserve di molibdeno e stagno. Oltre a questi minerali, il paese presenta riserve di diverse terre rare, quali ad esempio anche l’iridio, che evidentemente rappresentano elementi importanti nell’ambito dell’innovazione tecnologica. 
Il governo peruviano ha indetto nel 2023 una serie di gare di appalto per l’estrazione mineraria, settore che nell’autunno il Governo ha confermato di voler potenziare.Pertanto, evidentemente è un settore che offre delle opportunità assai interessanti sia in termini di partecipazione in ambito estrattivo sia in termini di vendita  di macchinari specializzati ed innovativi per l’ estrazione.  Tuttavia, si segnala una forte penetrazione di frammenti della criminalità organizzata nel contesto delle attività di estrazione informale dove si inseriscono anche aspetti sociali quali lo sfruttamento del lavoro anche  minorile non di poco conto.

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura

Relativamente ai prodotti agricoli, il Perù si sta affermando come uno dei maggiori produttori ed esportatori mondiali di frutta ed ortaggi freschi grazie alla peculiare morfologia del suo territorio. Oltre che della contro stagionalità rispetto all'emisfero settentrionale, il paese beneficia infatti di un’ eccezionale biodiversità che gli assicura raccolti di innumerevoli prodotti lungo l’intero arco dell'anno. Si coltivano sia le varietà più comuni, soprattutto nelle aree costiere, sia quelle indigene, nella Sierra e nella Selva. Il paese è tra i primissimi produttori mondiali di asparagi, carciofi, banano biologico, peperoncino, uva da tavola, melograno, mango, cacao, caffè, cipolla, agrumi, cosi come di prodotti che rientrano nel frangente dei superfoods quali l’avocado ed i mirtilli. La produzione di cereali è altresì importante, si pensi alla quinoa e la chía, così come numerose sono le risaie. Il comparto agricolo registra i maggiori guadagni relativi di produttività in coincidenza con il passaggio tuttora in corso dall'agricoltura tradizionale all' agroindustria. È quindi previsto confermarsi come uno dei settori a più alto potenziale dell'economia peruviana,in grado di generare una sostenuta domanda di tecnologia e relativo trasferimento tecnologico in diverse aree: dalla lavorazione dei semi  alle macchine per il raccolto, ai sistemi d'irrigazione ed al processo di alimenti, eccetera. Si pensi anche all'introduzione dell'intelligenza artificiale che gioverebbe all'intera filiera. La produzione agricola in alta montagna e nella  foresta amazzonica, fa nascere la domanda di macchinari che possano adattarsi a quel tipo di coltivazione (altitudini, climi estremi). Si evince in questo reparto anche una carenza di trasporti adeguati per alcuni prodotti freschi, quali il latte ed alcune tipologie di frutta ed ortaggi. Si invita a visionare anche la scheda "Dove investire". La diversità idrobiologica del mare peruviano è immensa e questo ha permesso al settore della pesca e prodotti ittici di affermarsi a livello mondiale come produttore leader. Il Perù è tra i principali produttori di farina ed olio di pesce, nonché un importante esportatore di prodotti ittici congelati. Si tratta  di un settore, quello della pesca, molto sensibile ai fenomeni metereologici ed affronte del fenomeno di El Niño, si è registrato nel primo trimestre del 2024 un crollo considerevole.  Vi è però una volontà di ulteriore espansione, se si pensa che nel 2021 aveva registrato una crescita di circa il 40%. In tale contesto, la diffusione di buone pratiche ad esempio nel segmento del congelamento degli alimenti e nel packaging può riscontrare interesse. Opportunità possono rinvenirsi anche in chiave di tutela ambientale e pesca sostenibile.

Macchinari e apparecchiature

I macchinari e le apparecchiature, in generale, sono tra i prodotti che il Perù importa di più dall’Italia. Sono vari i settori in cui esiste un margine, anche importante, per un possibile inserimento nel mercato  di macchinari ed apparecchiature  innovative e di alta qualità. Si evidenzia tale possibilità  ad esempio nell'industria alimentare, nel settore tessile, nel settore sanitario ed in altri come anche, per quanto riguarda le macchine estrattive per il settore di cave e miniere (si consiglia di visionare il riquadro investimenti). Evidentemente, l’acquisto di tali macchinari presuppone una loro adattabilità a condizioni atmosferiche ed altipiani ripidi. Oltre a ciò si pone una questione di trasferimento tecnologico e di expertise per il loro utilizzo e mantenimento. Si rimanda per completezza agli specifici focus settoriali.

Prodotti tessili

l settore tessile rappresenta circa il 2% del PIL del paese ed è il terzo settore dell’economia peruviana, con circa 46 mila imprese e generante circa 412 mila posti lavoro. La maggior parte delle imprese del settore (circa il 90%) è di dimensione micro, piccola o media , spesso guidate da donne tessitrici ed imprenditrici, ma esistono anche alcuni grandi gruppi quali ad esempio Andes textiles Peru S.A.C., Peru Pima S.A., Incalpaca Textiles Peruanos de Export a.A.C. La produzione di prodotti tessili del Peru ha conosciuto una grande crescita nel mercato internazionale negli ultimi anni offrendo prodotti con un riconosciuto rapporto qualità-prezzo. Il Peru ha un’importante tradizione di produzione di tessili edi procedure di trattamento e predisposizione dei filati, che storicamente avevano un utilizzo simbolico religioso, sociale e politico nell’antico Peru (civiltà Paracas, Wari ed Incaica, ecc). Florida è in particolare  nelle montagne (Sierra) la confezione di filati di fibre fini di camelidi, quali la  vicogna, tra le lane più pregiate e rare al mondo, e l’alpaca, cosi come  la coltivazione nella costa di cotoni di alta qualità come sono i cotoniPima e il Tangüis.   Le esportazioni tessili peruviane hanno conosciuto una grande ascesa negli ultimi decenni, anche grazie agli accordi di libero commercio ratificati conoscendo nel 2014 un picco di 620 milioni di dollari. Nel 2022 si attestava a 477 milioni di dollari mentre nel 2023 si è registrata una contrazione del settore sempre per effetto di shock interni ed esterni, per l’aumento della domanda a livello mondiale di tali prodotti dal Peru e per gli effetti del caloroso inverno causato da el Niño, dato che nel 2024 dovrebbe correggersi  sul lato delle vendite. L’offerta sembrerebbe essere particolarmente ben accolta dal mercato degli Stati Uniti che coprono il 67% delle esportazioni peruviane. Come parte degli sforzi del piano Con Punche Peru 2, vi è stata la volontà di dare impulso al settore, investendo in macchinari e creando nuovi posti di lavoro.   Si tratta di un settore che è ancora in ritardo rispetto alla tecnologia, la digitalizzazione ed innovazione, anche in chiave sostenibile, pertanto esiste un grande interesse verso macchinari ed expertise. Altri aspetti sui quali il Peru deve ancora puntare per sviluppare il settore sono l’accesso al credito e finanziamenti, il know-how e la formazione, la collaborazione ed associazione tra le pme;  il trasferimento tecnologico in collaborazione con le università, imprese ed istituzioni tecniche, sviluppare l’ambito della creazione e design. 

Prodotti delle altre industrie manufatturiere

Il Perù ha una buona dotazione di idrocarburi che ha consentito un primo sviluppo dell'industria petrolchimica. La sua espansione alimenterà una domanda di apparecchiature ed impianti per la raffinazione del petrolio e per la produzione di gas liquefatto, di prodotti chimici per l'industria mineraria e farmaceutica, di fertilizzanti, di tessuti sintetici, di prodotti in plastica e gomma per le industrie delle costruzioni e del packaging.

In notevole crescita si trovano i settori della gioielleria, le calzature e la pelletteria, l’artigianato in ceramica, mobili ed articoli in legno. Ambiti dove potrebbero esservi spazi di condivisione di buone pratiche e know-how e margini di investimento o vendita di macchinari di alta precisione.