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Dove investire (MALAYSIA)


Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

Storicamente la forza trainante dell'economia malese origina dagli idrocarburi. Il Paese è il secondo produttore di petrolio della regione, con 650 mila barili al giorno, e il terzo maggior produttore di gas naturale liquefatto al mondo con 78,4 miliardi di metri cubi all’anno. E' inoltre strategicamente posizionato tra le più importanti rotte per il commercio di energia.  Complessivamente l'oil & gas rappresenta il 15% del PIL malese, ed offre notevoli opportunita' in ambito upstream, downstream e petrolchimico.

In quest'ultimo settore, in particolare, si e' gia' efficacemente posizionata Maire Tecnomont, che nel 2016 si è aggiudicata un importante contratto del valore di 328 milioni di dollari in consorzio con la cinese China Huanquiu Contracting and Engineering (affiliata alla China National Petroleum Corporation) per la costruzione di un impianto di produzione di polietilene ad alta densità commissionato alla società malese PRPC Polymers, appartenente al gruppo petrolifero statale Petronas. Il progetto - che comprende la costruzione di opere civili e la fornitura di beni, servizi e know-how per la messa in funzione dell'impianto - e' stato realizzato nello Stato di Johor, a sud della Malesia peninsulare. Il progetto rientra nel piu' ampio piano di sviluppo del polo industriale 'Pengerang Integrated Complex', creato e finanziato da Petronas, che a regime impieghera' oltre sessantamila addetti. In precedenza, nel novembre 2015, in consorzio con lo stesso partner cinese, la società aveva concluso un contratto per la costruzione di altro impianto chimico, sempre commissionato da Petronas per lo stesso complesso, del valore di 468 milioni di dollari.

Costruzioni

Tanti i progetti infrastrutturali gia’ avviati o da avviare che possono offrire opportunita’ d’affari alle nostre imprese. Tra questi la Pan Borneo Highway (la nuova autostrada che colleghera’ gli Stati di Sabah e Sarawak nel Borneo); la Central Spine Road (l’autostrada da 325 km al centro della Malesia peninsulare che colleghera’ le localita’ di Kuala Pilah e Kuala Krai); il Rapid Transit System tra Johor Baru (la capitale dello Stato situato all’estremita’ sud della Malesia peninsulare) e Singapore; il progetto di ferrovia orientale East Coast Rail Link (parte della Belt & Road Initiative); la West Coast Highway (l’autostrada che colleghera’ gli Stati del Selangor e del Perak); il "Mass Rapid Transit 3", metropolitana in corso di realizzazione nella greater Kuala Lumpur; il progetto di potenziamento di infrastrutture e servizi ferroviari "Klang Valley Double-Tracking Project", da realizzare nell'area che comprende la capitale e il più importante porto malese, Port Klang; il progetto di raddoppio della linea ferroviaria "Electrified Double-Tracking Project", tra la città di Gemas e la città di Johor Baru.

In termini di infrastrutture IT, il Governo ha spinto l'acceleratore sulla realizzazione del 'National Fiberisation and Connectivity Plan' (NFCP), che mira a potenziare la connettività in tutto il territorio nazionale, pre-condizione necessaria all'utilizzo di soluzioni digitali complesse ad elevato contenuto tecnologico.

Per quanto concerne, invece, la realizzazione del progetto di ferrovia ad alta velocità tra Kuala Lumpur e Singapore (High Speed Rail-HSR), i due Paesi il primo gennaio 2021 hanno annunciato la decisione di porre termine all'accordo, non essendo riusciti a trovare un'intesa a fronte di una nuova proposta malese. Sono tuttora in corso negoziati per riprendere il progetto sulla base di un nuovo accordo.

Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)

L'aerospazio e’ fortemente sostenuto dal Governo e potrebbe offrire notevoli opportunità alle aziende italiane, non solo in termini di export ma anche di investimenti produttivi. Con un fatturato complessivo di 2,8 miliardi di euro e circa 23 mila dipendenti, l’industria malese sta crescendo molto rapidamente grazie agli ingenti investimenti provenienti anche dall’estero (ad esempio Airbus). L’ambizioso obiettivo è quello di arrivare ad avere, entro il 2030, 32 mila dipendenti per un fatturato di 12,3 miliardi di euro.

Nel novembre 2019, si e' svolta una missione in Malesia di una delegazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con l’obiettivo di dare nuovo slancio ai rapporti bilaterali, anche in vista di collaborazioni tra imprese italiane e malesi nel settore.

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)

Di grande importanza il settore energetico, riguardo al quale il Paese sta perseguendo con decisione una politica maggiormente orientata all’uso delle rinnovabili (settore dove il made in Italy vanta una leadership a livello mondiale). Il nuovo Governo, nell'ambito degli 'stimulus package' adottati negli anni scorsi per far fronte all’emergenza Covid-19, ha accelerato la realizzazione dei progetti affidati alle società controllate dallo Stato previsti per il 2021 e per il 2022, tra questi: lo sviluppo di progetti fotovoltaici su larga scala ('large-scale solar rounds', si attende il lancio della quinta fase), i lavori di ammodernamento e sviluppo sostenibile dell'illuminazione pubblica e il sostegno al programma ‘Feed-in Tariff’.

In tema di waste management e biomasse, come noto la Malesia è il secondo produttore al mondo di olio di palma e lo sfruttamento dell’enorme mole di materiale di scarto che tale produzione comporta e che si intende intraprendere soddisfa il duplice obiettivo di smaltire i rifiuti organici in maniera sostenibile da un lato e produrre energia elettrica dall’altro, realizzando efficacemente il principio della circular economy. 

Interessanti opportunita’ d’affari per le nostre imprese potrebbero inoltre presentarsi in relazione alle centrali idroelettriche, agli impianti di trattamento delle acque (che stanno raggiungendo qui livelli preoccupanti di inquinamento) e agli impianti di riciclo della plastica.

Attivitą finanziarie e assicurative

Negli ultimi anni gli sforzi delle Autorità malesi si sono concentrati sulla valorizzazione del Paese come centro logistico e operativo del sud-est asiatico, nel tentativo di indurre le imprese - e soprattutto le grandi multinazionali - a stabilire le loro sedi regionali in Malesia, grazie a progressive liberalizzazioni, soprattutto nel mercato dei servizi, e all’offerta di incentivi e sgravi fiscali (da sottolineare, a questo riguardo, che non esistono restrizioni al rimpatrio degli utili da parte delle società straniere). Tali misure hanno attirato gli investimenti esteri nel settore finanziario e assicurativo, che continua ad offrire notevoli opportunta' d'affari.  

Nel Paese e' gia' presente il Gruppo Generali, che nel 2014 ha rilevato il 49% della compagnia assicurativa Multi Purpose Insurance Berhad (MPIB). Nel giugno 2021 Generali ha inoltre annunciato l’acquisizione delle quote di maggioranza di due joint venture malesi tra la multinazionale AXA e Affin Bank (una delle piu’ importanti banche locali). In particolare il 53% della “Axa Affin General Insurance”, attiva nel ramo danni (property & casualty), e il 70% della “Axa Affin Life Insurance”, specializzata nel ramo vita. Entrambe figurano tra le principali societa’ assicurative operanti in Malesia. In parallelo, Generali ha dato seguito alla “option call” per acquistare altre quote di MPIB ed e’ in attesa del nulla osta di Bank Negara. L’obiettivo e’ di acquisire il 100% di MPIB e di fonderla con “Axa Affin General Insurance”, per dar vita ad un unico grande gruppo (di cui Generali possederebbe il 70%) nel ramo danni, che a quel punto diventerebbe, secondo le previsioni della nostra societa’, il secondo operatore assicurativo “property & casualty” attivo in Malesia.

Ultimo aggiornamento: 20/04/2022