Aspetti Normativi (SERBIA)
ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI
Regolamentazione degli scambi[1]
Sdoganamento e documenti di importazione: l’importazione di prodotti è in linea di principio libera, anche se la documentazione di accompagnamento delle merci (fatture, certificati di origine, certificati di qualità) deve essere, ai fini dello sdoganamento, integrata da certificati di analisi rilasciati da enti locali. L’importazione di prodotti agricoli e alimentari può necessitare di un nulla osta del Ministero dell’Agricoltura e ispezioni sanitarie. Le importazioni sono soggette al pagamento di dazi doganali e dell’imposta sul valore aggiunto. L’aliquota massima è applicata su beni di consumo e su prodotti agroalimentari. Le aliquote più basse (0%- 5%) si applicano alle materie prime e semilavorati destinati alla produzione locale. In alcuni casi sono esenti dai dazi i beni strumentali destinati all’avvio di attività produttive. In aggiunta ai dazi e all’IVA, per alcuni prodotti quali tabacco, caffè tostato, prodotti petroliferi, alcolici (escluso il vino), preziosi e pellicce è prevista l’applicazione di accise.
Classificazione doganale delle merci: in linea con quella comunitaria.
Restrizione alle importazioni: per farmaci e materiale bellico è necessaria una preventiva autorizzazione dei Ministeri competenti.
Importazioni temporanee: consentite sia per materie prime o semilavorati (da trasformare ulteriormente in territorio serbo e destinate a riesportazione), sia per prodotti destinati ai magazzini delle zone franche doganali.
Attività di investimento e insediamenti produttivi nel Paese[2]
La strategia di sviluppo Governo serbo prevede la riforma delle procedure amministrative e la realizzazione di un sistema elettronico centrale per lo scambio di documenti (inizio dicembre 2010 e conclusione prevista per il 2020).
Normativa per gli investimenti esteri[3]: oltre ai vantaggi legati alla posizione geografica strategica, alla possibilità di esportare senza dazi doganali nei paesi del Sud-Est europeo, la Serbia offre altresì numerosi incentivi finanziari agli investitori. Novità contenuta nella norma è la modifica dei tassi in base ai quali si calcolano e versano i contributi.
Le aliquote per i contributi previdenziali obbligatori sono:
-24 % per la pensione e l’assicurazione di invalidità (14% a carico del lavoratore e 10% a carico del datore di lavoro)
-10,30 % per l’assicurazione sanitaria (5,15% a carico del lavoratore e 5,15% a carico del datore di lavoro);
-0,75% per l’indennità di disoccupazione (a carico del lavoratore).
Il Decreto sulle condizioni e le modalità di attrazione di investimenti diretti, determina le condizioni per l’assegnazione dei fondi con il regolamento che disciplina le regole per l’assegnazione degli aiuti di Stato, i criteri, i termini per l’attuazione dei progetti di investimento, il monitoraggio della realizzazione di progetti di investimento, per i quali i fondi sono stati stanziati. Sussidi per investimenti diretti possono essere erogati per progetti di investimento nel settore manifatturiero con le seguenti caratteristiche:
L’investimento minimo EUR |
Minimo numero d’impiegati a tempo indeterminato |
Unità di governo locali classificate secondo il grado di sviluppo |
100.000 |
10 |
Zone sottosviluppate |
200.000 |
20 |
Quarta zona |
300.000 |
30 |
Terza zona |
400.000 |
40 |
Seconda zona |
500.000 |
50 |
Prima zona |
Progetti di investimento nel settore dei servizi, che possono essere oggetto del commercio internazionale, il cui valore minimo è di 150.000, e che garantiscono l’impiego di almeno 15 dipendenti a tempo indeterminato connessi al progetto d’investimento.
Per un quadro completo sulle politiche di attrazione degli investimenti si può consultare il seguente sito web:ras.gov.rs/en/invest-in-serbia/why-serbia/financial-benefits-and-incentives.
Legislazione societaria e documentazione richiesta[4]: lo stato giuridico dell’impresa e dell’imprenditore è regolato dalla Legge sulle societa'. La procedura di registrazione, il contenuto del Registro dei soggetti economici tenuto dall’Ufficio del Registro delle Imprese e la documentazione necessaria per la registrazione delle imprese e degli imprenditori, sono regolati dalla Legge sulla procedura di registrazione e dal Regolamento sul contenuto del Registro dei soggetti economici e sulla documentazione necessaria per la registrazione. Una società in Serbia, in conformità con la Legge sull’impresa e la legge che disciplina gli investimenti, può essere costituita da: un investitore straniero (soggetto giuridico straniero con sede all’estero, inclusa la succursale del soggetto giuridico registrata nella Repubblica di Serbia); un cittadino straniero, a prescindere dalla residenza; un cittadino della Repubblica di Serbia con residenza permanente al di fuori della Repubblica di Serbia per più di un anno. L’investitore straniero gode di pari dignità e ha gli stessi diritti e obblighi di un investitore di nazionalità serba. L’impresa acquisisce lo status di persona giuridica registrandosi nel Registro dei soggetti economici gestito dall’Ufficio del Registro delle Imprese. La procedura è stata semplificata, riducendo i tempi necessari per la registrazione a 13 giorni e offrendo la possibilità alle imprese di effettuare la registrazione presso un unico ente. La richiesta di registrazione può essere presentata sia personalmente che tramite e-mail. In quest’ultimo caso è prevista una prima trasmissione elettronica dei documenti richiesti ed entro 5 giorni il deposito degli originali. L’agenzia rilascia una ricevuta all’atto della presentazione della richiesta d’iscrizione cui segue la fase di verifica della documentazione: se la domanda non può essere accolta, l’Agenzia entro 5-10 giorni ne dà comunicazione all’interessato. In tal caso, è possibile ripresentare tutta la documentazione, integrata o rettificata, entro 5 giorni: in caso di accoglimento della domanda di registrazione, questa decorre dalla data della prima domanda. Se la domanda è completa sin dall’inizio, l’Agenzia si pronuncia entro 2 giorni. Vige il meccanismo del silenzio assenso. In caso di diniego, l’interessato può presentare appello al Ministero dell’Economia entro 8 giorni. Se il diniego viene confermato, è possibile adire l’Autorità giudiziaria entro 15 giorni. La forma giuridica viene indicata nel modo seguente:
• società in nome collettivo;
• società in accomandita semplice;
• società a responsabilità limitata;
• società di azioni.
Oltre alle forme giuridiche elencate, sono previste anche le Cooperative e le Unioni di Cooperative.
Brevetti e proprietà intellettuale[5]
La registrazione dei marchi e dei brevetti è di competenza dell’Istituto Statale per la proprietà intellettuale. Nel 2010 è stata adottata la Legge sui dischi digitali ottici e la Legge sulla protezione dei segreti commerciali, oltre alla strategia per lo sviluppo della proprietà intellettuale 2011- 2015; è stata costituita, inoltre, un’unità speciale per il controllo della legalità del software all’interno delle entità giuridiche.
Sistema fiscale[6]
Tutte le forme imprenditoriali sono soggette a imposta sul reddito di impresa, la dichiarazione dei redditi, il bilancio consuntivo, il rapporto sulle circolazioni monetarie, la relazione sulle modifiche intervenute sul capitale, nonché eventuale diversa documentazione richiesta dalla legge. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro 10 giorni dal termine del periodo previsto per la presentazione della relazione finanziaria. Il contribuente che nel corso dell’anno avvia un’attività, è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi presunti entro 15 giorni dal giorno di iscrizione al registro dell’organo competente. Il reddito imponibile viene accertato nel bilancio delle imposte, sulla base dei profitti del contribuente dimostrati nel bilancio consuntivo, e in base alle modalità stabilite dalla Legge sulle imposte sui profitti d’impresa. Il tasso d’imposta sul profitto d’impresa è del 10%. Oltre alla dichiarazione dei redditi, il contribuente è tenuto a presentare la prova del pagamento della differenza dell’imposta.
Anno fiscale: 1gennaio – 31 dicembre (i bilanci aziendali devono essere approvati e depositati entro il mese di febbraio).
Imposta sui redditi delle persone fisiche: sono previste le seguenti aliquote:
• 10% per il reddito annuo pari ‑ no a 6 volte lo stipendio medio annuo in Serbia (più precisamente,il reddito annuo delle persone fisiche viene tassato se supera l’importo di 3 volte lo stipendio medio annuo in Serbia);
• 15% per la parte del reddito annuo superiore a 6 volte lo stipendio annuale medio in Serbia;
• 15% per redditi da capitale (per i residenti), 20% per i non residenti;
• 20% per entrate da diritti intellettuali, beni immobili, giochi d’azzardo, ecc.
La dichiarazione dei redditi deve essere depositata entro il 15 marzo.
Tassazione sulle attività d’impresa: 15% usuali e 20% per dividendi, partecipazione in capitale, interessi e simile.
Imposta sul valore aggiunto (VAT)[7]:
• 20% - standard (per la maggior parte dei beni tassabili);
• 10% (su generi alimentari di prima necessità, quotidiani, servizi, medicinali, ecc).
L’esenzione IVA si prevede invece per:
• servizi di trasporto e logistica legati all’importazione di beni; esportazioni; importazione all’interno delle zone franche di beni necessari alla produzione e connessi costi di servizio e trasporto/logistica;
• commercio di beni in fase di stoccaggio doganale;
• beni mobili entrati in Serbia per subire un ulteriore trattamento e destinati all’estero.
L’esenzione IVA viene anche applicata in caso di negoziazione di azioni o titoli, assicurazioni, appartamenti e locali ad uso commerciale.
[1] Fonte: Ministero delle Finanze – Amministrazione Doganale della Serbia
[2] Fonte: Ministero Economia Serbo, Governo Serbo (Strategie principali)
[3] Fonte: Agenzia di sviluppo della Serbia RAS, www.ras.gov.rs
[4] Fonte: Agenzia Serba per Registro delle Imprese, www.apr.gov.rs
[5] Fonte: Istituto Nazionale per la Proprietà Intellettuale
[6] Fonte: Ministero delle Finanze
[7] Fonte: Ministero delle Finanze e Ministero dell’Economia