X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

Aspetti Normativi (THAILANDIA)

ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI[1]

Regolamentazione degli scambi

Sdoganamento e documenti di importazione: il processo di sdoganamento è simile per le importazioni che arrivano via mare, via aerea e via terra. Secondo l’Advance Entry System, occorre presentare all’ufficio doganale di riferimento il modulo d’entrata, copia della polizza di carico, fattura, lista d’imballaggio, dichiarazione d’importazione, certificato d’origine (quando necessario) in qualsiasi momento prima dell’arrivo delle merci. Nel caso in cui i doganieri ritengano che la documentazione presentata non sia sufficiente, sarà richiesto un deposito pari all’ammontare della tariffa di importazione, la cui liquidazione verrà effettuata dai funzionari del Dipartimento delle Dogane dopo lo sdoganamento della stessa merce. Per alcune tipologie di beni, è anche richiesta una licenza d’importazione. Per le importazioni effettuate via mare dopo il controllo documenti e dopo l’arrivo dell’imbarcazione al porto, l’importatore è soggetto alla tariffa doganale di riferimento, all’imposta sul valore aggiunto e all’accisa.

Classificazione doganale delle merci: sistema armonizzato.

Restrizioni alle importazioni: previste per valuta, gomma e lavorati, tabacchi, rimanenze del tabacco e lavorati, animali vivi e morti, armi, munizioni e loro parti e accessori, medicine, germi e tossine, bevande, alcolici, zuccheri e prodotti a base di zuccheri, bilance. Necessari permessi e certificati (di origine, di qualità, etc.) per determinate categorie di beni.

 

Attività di investimento ed insediamenti produttivi nel Paese

Normativa per gli investimenti stranieri: per iniziative nel settore terziario e per operazioni commerciali nel Paese è necessaria la presenza di uno o più partner locali (persona giuridica o fisica) che detengano la maggioranza delle quote di investimento. Per attività produttive non rientranti nei settori sensibili è possibile detenere il controllo societario. In ogni caso, il partner locale non deve necessariamente essere coinvolto nella gestione dell’attività.

Legislazione societaria: tra le tipologie societarie il diritto prevede la società semplice e di capitali (per azioni o per azioni chiusa), la joint venture, la filiale, l’ufficio di rappresentanza e quelli regionali. Se una società semplice o per azioni trasferisce all’estero gli utili provenienti da una filiale stabilita in Thailandia o da un’attività economica esercitata direttamente nel Paese, essa è soggetta, oltre all’imposta sul reddito delle persone giuridiche, anche ad un’imposta ulteriore del 10% sulle rimesse che effettua. È possibile istituire un Ufficio di Rappresentanza per la raccolta di informazioni sulle opportunità di business in Thailandia, per controlli di qualità di prodotti acquistati dai clienti locali, per ricerche di mercato, e per il sostegno alle operazioni della società madre dentro o fuori i confini. Gli Uffici Regionali, invece, ben si adattano ad attività di comunicazione e coordinamento per conto della sede, supervisione delle operazioni delle succursali e affiliate situate nella stessa regione, servizi di consulenza e management, training e sviluppo del personale, management finanziario, marketing control e sale promotion planning, sviluppo di prodotto e attività di ricerca e sviluppo. La richiesta della Foreign Business License, in qualità di Ufficio di Rappresentanza o Regionale, va presentata alla Direzione Generale del Department of Business Development, Ministero del Commercio. Il Foreign Business Committee avrà almeno 3 mesi per considerare la pratica e l’eventuale approvazione. Il diritto societario thailandese consente anche la costituzione di filiali per cui è necessaria, come nel caso precedente, la richiesta della Foreign Business License (sebbene differiscano le condizioni fiscali). La Società a responsabilità limitata (regolata dal Civil and Commercial Code) se registrata nel Paese con il 51% di portafoglio azionario locale, verrà considerata di diritto thailandese e può in linea di principio operare in tutti i settori economici salvo quelli limitati per legge.

 

Brevetti e proprietà intellettuale

I brevetti stranieri che non abbiano ottenuto un’apposita licenza dalle autorità thailandesi non hanno diritto a alcuna protezione. Tuttavia, gli stranieri titolari di brevetti, o che detengono i diritti relativi ad invenzioni o modelli in Paesi terzi, possono concludere accordi commerciali con controparti locali e ricercare un livello equivalente di protezione per mezzo di obblighi contrattuali e licenze. I marchi di fabbrica devono essere registrati presso il Dipartimento per la Proprietà Intellettuale del Ministero del Commercio; la registrazione garantisce la tutela nel mercato nazionale, per una durata di 10 anni e rinnovabile per ulteriori 10. Il Copyright Act (1994) tutela i diritti d’autore per opere letterarie, artistiche, cinematografiche etc., senza che sia necessaria la registrazione. Tuttavia, al fine di una maggiore tutela, è consigliabile registrare le opere presso il Dipartimento di Proprietà Intellettuale. Le pene per i reati connessi a queste fattispecie prevedono forti multe e in alcuni casi il carcere fino a 4 anni.

 

Sistema fiscale

Sistema di tassazione su base mondiale (autodichiarazione) [2]

Anno fiscale: 1° gennaio - 31 dicembre.

 

Imposta sui redditi delle persone fisiche (THB)[3]

Tipologia

Valore

1- 150.000

0%

150.000 - 300.000

5%

300.000 - 500.000

10%

500.000 - 750.000

15%

750.000 - 1.000.000

20%

1.000.000 - 2.000.000

25%

2.000.000 - 4.000.000

30%

Oltre 4.000.000

35%

Fonte: Doing Business 2019/2020 - Mazars

 

Tassazione sulle attività di impresa

l’aliquota base è il 20% dei profitti. Esistono tuttavia casi speciali ai quali si applica un’aliquota ridotta tra i quali: piccole e medie imprese (PMI), società quotate sul mercato azionario Thailandese (Stock Exchange of Thailand) e uffici regionali (Regional Operating Headquarters). Inoltre, ricevono un trattamento particolare le aziende approvate dal Board of Investment, che possono beneficiare di un’esenzione dall’imposta sul reddito fino a 3 anni se ubicate nella Zona 1, fino a 7 anni se nella Zona 2 e fino a 8 se nella Zona 3. I progetti approvati potranno inoltre ricevere l’esenzione o la riduzione dai dazi di importazione e una serie di altri vantaggi.

 

Imposta sui redditi di impresa (THB)[4]

Aliquota standard

20%

PMI

 

1 – 300.000

esente

300.001 – 3.000.000

15%

oltre 3.000.000

20%

Aziende quotate sul mercato azionario thailandese (SET)

20%

Aziende quotate sul MAI

20%

 

Imposta sul valore aggiunto (VAT): 7%.

 


[1] Fonte: Doing Business in Thailand  2013 EABC; Thailandia: Gateway per l’Asia - Bank of Thailand;  The Board of Investment of Thailand

[2] Fonte: Doing Business in Thailand 2019/2020

[3] Fonte: Doing Business 2019/2020 - Mazars

[4] Decreto Regio 564 B.E.2556. In vigore per periodo di imposta a partire dal primo gennaio 2013

 

“Business Atlas 2020: guida agli affari in 56 mercati per il business italiano” a cura delle Camere di Commercio italiane all’estero.
Ultimo aggiornamento: 06/08/2020