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Aspetti Normativi (FILIPPINE)

ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI

Regolamentazione degli scambi[1]

Le Filippine hanno ottenuto l’accordo di scambio EU GSP+ nel Dicembre 2014 ed è supervisionato dal Department of Trade and Industry. L’accordo prevede l’azzeramento delle tariffe di importazione verso l’UE su 6.274 prodotti (più del 66% delle categorie). I prodotti più esportati verso l’EU nel 2017 includono prodotti agricoli oleosi, macchinari elettrici, carne e pesce lavorati, prodotti ottici, frutta fresca, verdura e frutta con guscio. Secondo il DTI l’export Filippino verso l’EU è cresciuto del 27% dopo l’implementazione del GSP+.

Sdoganamento e documenti di importazione[2]: non ci sono in vigore accordi di scambio specifici con l’Italia. In generale la media dei dazi di importazione si aggira sul 6,7%. Per i prodotti alimentari e farmaceutici è necessaria l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) che a seconda dei prodotti può durare in media dai 6 mesi ai 2 anni. In generale la licenza per l’importazione per un prodotto è detenuta esclusivamente dal suo importatore. Le procedure FDA rendono anche complessa l’importazione di campioni di cibo e bevande. Nel 2017 il governo ha lanciato l’implementazione della piattaforma TradeNet per l’emissione di documenti commerciali.

Classificazione doganale delle merci: le Filippine seguono la classificazione SITC delle Nazioni Unite. Le dogane Filippine utilizzano anche la ASEAN Harmonized Tariff Nomenclature (AHTN) 2017 e aggiornamenti per le varie categorie merceologiche.

Restrizioni alle importazioni: la lista dei prodotti con restrizioni include armamenti, macchine per scommesse, biglietti di lotterie, droghe, prodotti tossici e pericolosi, per cui sono previste procedure speciali. La lista dei prodotti proibiti include, materiale incitante a ribellione o insurrezione, prodotti per abortire, materiale osceno, metalli preziosi non certificati, cibo o prodotti farmaceutici adulterati.

 

Attività di investimento ed insediamenti produttivi nel Paese

Normativa per gli investimenti stranieri: il governo sta promuovendo delle riforme orientate a favorire gli Investimenti Stranieri (FDI), tuttavia le Filippine rimangono un paese con forti limiti e restrizioni agli investimenti stranieri. A seconda dei settori economici ci sono restrizioni all’investimento straniero per società con capitale sociale inferiore ai 200.000 USD. Inoltre ci sono professioni dove l’esercitare da parte di uno straniero è vietato o viene reso molto difficile. Uno straniero o una società con capitale straniero non può possedere più del 40% di un terreno. A seconda del settore d’attività, la quota di corporation che può essere detenuta da stranieri varia in genere dallo 0% al 40%, con alcune eccezioni se l’investimento supera determinate soglie.

Legislazione societaria: le società più comuni sono le seguenti: Sole proprietorship (responsabilità illimitata), società a partecipazione mista (filippina e straniera) con capitale sociale inferiore ai 200.000 USD 178.000 € (partecipazione straniera massima del 40% e responsabilità limitata), società a partecipazione mista (filippina e straniera) con capitale sociale pari o superiore ai 200,000 USD (partecipazione straniera può salire fino al 100% delle azioni); filiale/ branch (capitale minimo di 200,000 USD); ufficio di rappresentanza.

 

Brevetti e proprietà intellettuale

C’è una intensa collaborazione tra le Filippine e l’EU per l’implementazione di un sistema di brevetti, proprietà intellettuale e indicazioni geografiche armonizzate a vantaggio di entrambe le economie, anche attraverso l’Ufficio Governativo dell’Intellectual Property. Nelle filippine esiste una legge che definisce e difende i diritti per la proprietà intellettuale di cittadini Filippini.

Sistema fiscale

Anno fiscale: 1 gennaio - 31 dicembre.

Il governo, Dipartimento della Finanza, sta portando avanti un programma a pacchetti di riforme fiscali chiamata CTRP (Comprehensive Tax Reform Program). Uno dei pacchetti si chiama CITIRA ed è finalizzata alla razionalizzazione e semplificazione del sistema fiscale e di incentivazione e alla coerenza in ambito ASEAN. L’imposta sul reddito per le persone fisiche, residenti o non, ha una struttura a scaglioni e le percentuali applicate vanno da 0% (fino a 250 kPHP annui corrispondenti a 4.311 €) a 35% (oltre gli 8 MPHP annui corrispondenti a 138.000 €), tra i più alti dell’ ASEAN. Tuttavia un libero professionista, residente o no, può optare per una flat tax dell’8% se il reddito complessiva non supera 3 MPHP (circa 50.000 €).

Tassazione sulle attività di impresa: la tassa sull’attività di impresa è in generale del 30%, e se la riforma CITIRA verrà approvata dovrebbe passare al 25% in linea con altri paesi ASEAN, ed essere progressivamente ridotta ulteriormente negli anni.

Imposta sul valore aggiunto (VAT): 12%.

 


[1] Fonte: Department of Trade and Industry - Philippines

[2] Fonti: tariffcommission.gov.ph; www.customs.gov.ph

 

“Business Atlas 2020: guida agli affari in 56 mercati per il business italiano” a cura delle Camere di Commercio italiane all’estero.
Ultimo aggiornamento: 06/08/2020