Nel 2018 la Danimarca rappresenta il ventunesimo stato per numero di turisti in Italia che risulta, secondo l'istituto di statistica governativo danese, il secondo Paese più visitato nel 2019 (dopo la Spagna).
Le dimensioni e la persistenza della preferenza dei turisti danesi per le destinazioni italiane (3 milioni di presenze riguardanti quasi 1/7 della popolazione del Regno, secondo mercato di sbocco dopo la Spagna) sono ormai tali da poter essere considerate non solo un asse portante delle relazioni bilaterali, ma anche un’opportunità per accrescere e diversificare l’offerta turistica, con potenziali ricadute su altri settori contigui (vedansi ovvie interazioni con il settore agroalimentare – che prolunga il sapore dell’ultima vacanza ed alimenta l’aspettativa di quella nuova). A livello regionale, il Veneto risulta ancora la regione di maggior interesse , seguita da Toscana, Lombardia, Trentino Alto Adige e Lazio. In forte aumento le presenze in Piemonte, che risulta essere la sesta regione più visitata. Il rilevante potenziale del bacino di turisti danesi potrebbe aprire ad un ampliamento della nostra offerta sia a livello tipologico-regionale (da attuale turismo lacustre/collinare ed incentrato soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro ad un turismo dei piccoli centri e del patrimonio diffuso, esteso a regioni meridionali ed insulari, con Puglia e Campania che hanno registrato un aumento percentuale negli ultimi anni superiore al 10%) che a livello tematico, privilegiando ad esempio la promozione del turismo sportivo del golf nonché del turismo termale (del tutto sconosciuto in quanto tale al consumatore danese, al contrario ad esempio di quello tedesco,svizzero e austriaco).