Cotonou – La Società beninese per l’infrastruttura digitale (Sbin, a capitale interamente pubblico) beneficerà di un’esenzione dai dazi d’ingresso e dalle tasse sulle apparecchiature per il progetto di estensione della sua rete di telecomunicazioni su tutto il territorio nazionale. Lo ha approvato il Consiglio dei ministri beninese, che ha dato il proprio via libera al regime di investimenti specifico per questo progetto. L’esenzione concessa dal regime specifico degli investimenti non riguarda la tassa di circolazione, la tassa statistica, il bollo doganale, il prelievo comunitario, il prelievo comunitario di solidarietà e il prelievo di solidarietà. Lo si apprende da un verbale del Consiglio dei ministri.

Attraverso questa iniziativa, il governo beninese intende “rendere disponibile una connessione internet stabile e affidabile ” su tutto il territorio nazionale, così da accelerare la trasformazione digitale del Paese, facendone un motore di sviluppo socio-economico. Per i progetti del ministero del Digitale e della digitalizzazione è stato previsto un budget di 24,3 miliardi di franchi (39,7 milioni di dollari) per l’anno finanziario 2024, rispetto ai 31 miliardi di franchi del 2023.

L’iniziativa faciliterà l’espansione della rete nazionale Sbon e si prevede che questo contribuirà a migliorare la copertura e l’adozione della connettività internet in Benin. Secondo i dati dell’Autorità di regolazione per le comunicazioni elettroniche e i servizi postali (Arcep), la Sbin domina il mercato di internet fisso con 19.154 abbonati su 24.641 (dati primo trimestre 2023). L’esenzione dovrebbe consentire alla sua filiale di telefonia mobile, Celtiis, di raggiungere milioni di nuovi clienti e aumentare la propria quota di mercato rispetto a concorrenti come Mtn Benin e Moov Africa Benin.

Secondo le statistiche Arcep, alla fine del terzo trimestre del 2023 l’azienda contava circa 1,7 milioni di abbonati di telefonia mobile, vale a dire una quota di mercato del 10,52%.

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