L'emergere dell'Africa Orientale quale una delle aree a maggior tasso di sviluppo dell'Africa Sub-sahariana crea un quadro favorevole all'ingresso di nuove imprese italiane in un mercato interno e regionale in espansione ed integrazione: in particolare, l'appartenenza dell'Uganda all'East African Community (connotata da una crescente integrazione doganale e fiscale, delle normative e dei fattori di produzione, e da un progetto d'integrazione monetaria da conseguire nel prossimo quinquennio) apre le porte ad un piu' ampio mercato formato da oltre 250 milioni di consumatori in Uganda, Kenya, Tanzania, Ruanda, Burundi, Sud Sudan, ampliatosi di recente con l'ingresso della Repubblica Democratica del Congo.
La storica presenza italiana in Uganda e’ riconosciuta ed apprezzata e funge da moltiplicatore per le relazioni commerciali.
I settori che offrono maggiori opportunita' per il nostro sistema imprenditoriale, e in particolare per le PMI, comprendono: infrastrutture, energia, macchinari (in particolare macchinari per l'agricoltura e per la trasformazione alimentare), design e arredo, materiali per l'edilizia.
Sono attivi accordi bilaterali per la promozione e protezione degli investimenti e sulle doppie tassazioni.
Competenti per il Paese sono l'Ufficio ICE di Addis Abeba (a Kampala e' presente un Desk ICE) e l'Uffico SACE di Johannesburg.
Sebbene il valore degli investimenti diretti italiani (imprese miste, partecipazioni e acquisizioni) in Uganda sia ancora limitato, gli indicatori politici ed economici del Paese appaiono al momento particolarmente promettenti per le imprese italiane. Nonostante l'interscambio commerciale bilaterale resti ancora contenuto, vi e' un forte interesse "Made in Italy" (sia beni di consumo che beni intermedi) riconosciuto anche in Uganda per la qualita' e per l'affidabilita'.
Nota: la presente scheda non rappresenta uno strumento di diffusione ufficiale di dati statistici, i quali provengono da molteplici fonti nazionali ed internazionali (quali, ad esempio, IMF-WEO, UnComtrade, UNCTAD, ISTAT, Eurostat, Banca d’Italia, Istituto di Statistica locale, Banca Centrale locale, secondo disponibilità dei dati). Per informazioni puntuali sulle fonti utilizzate, si prega di far riferimento all’Ambasciata Italiana competente per il paese.
Nota: I punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti).
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