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Rischi politici (MONTENEGRO)


Stabilità politica

Il Montenegro è in via di transizione, ma caratterizzato sin qui da stabilità politica e un deciso impegno delle Autorità a perseguire il cammino dell'integrazione euro-atlantica. L'adesione alla NATO (2017) assicura sicurezza e maggiore stabilità. Alle elezioni 2016 il DPS è rimasto partito di maggioranza relativa (governo di coalizione), mentre le opposizioni hanno dato inizio a boicottaggio parlamentare non riconoscendo i risultati elettorali. Dopo l'approvazione della Legge sulla libertà religiosa (dicembre 2019) si è entrati in una fase di crisi tra Governo e Chiesa Serbo Ortodossa, per la questione delle proprietà ecclesiastiche. le principali opposizioni sostengono il ritiro della legge. Sono peraltro in corso proteste dei fedeli in tutto il Paese, sinora senza disordini.

Adeguamento all'acquis comunitario

Le Autorità di Podgorica procedono con determinazione nell'adeguamento del quadro normativo nazionale all'acquis comunitario. Sono state varate diverse riforme importanti, ad iniziare da quella della Costituzione, con un focus sull'indipendenza e il funzionamento della Magistratura e degli Uffici della Procura. L'attenzione si è progressivamente allargata ai temi economici, con il varo di politiche fiscali più rigorose per ridurre il debito pubblico, e al tema della lotta alla corruzione e al crimine organizzato. Il percorso sarà completato al momento dell'adesione all'UE.

Adesione alla NATO

Il Governo montenegrino ha compiuto le riforme (stato di diritto, difesa, etc) richieste per l'ingresso nella NATO. A maggio 2016 ha firmato il Protocollo di adesione. Con la ratifica di tutti i paesi membri, il Montenegro è entrato a far parte della NATO ufficialmente il 5 giugno 2017.

Ultimo aggiornamento: 02/03/2020