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Rischi politici (IRAN)


RISCHI DERIVANTI DA UNA DESTABILIZZAZIONE REGIONALE

Le crisi regionali in atto in Siria, Iraq e ancor più a Gaza e nel Mar Rosso (lato yemenita) hanno un impatto diretto sulle dinamiche interne ed esterne dell'Iran, con rischi correlati in termini di sicurezza (in caso di escalation della confrontazione militare di vari attori locali e internazionali) e in termini economici data l'aleatorietà delle dinamiche di svalutazione del Rial, minore appetibilità degli investitori internazionali per l'Iran, possibile inasprimenti del sistema sanzionatorio.

RISCHI DI DESTABILIZZAZIONE INTERNA (MOTIVI ETNICI O RELIGIOSI)

Nonostante la Costituzione garantisca l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e la rappresentanza parlamentare delle minoranze religiose riconosciute (ebrei, cristiani e zoroastriani), gli appartenenti alle minoranze restano discriminati per l'accesso ai pubblici impieghi. Le province al confine occidentale del paese - abitate prevalentemente da curdi e arabi - risentono dell'instabilità in Iraq e Siria. A est, la provincia del Sistan-Balucistan, con il tasso di povertà più alto del Paese, resta afflitta dalla presenza di criminalità organizzata dedita al traffico di droga, nonché da movimenti separatisti. Il 16 gennaio, Teheran ha lanciato missili in territorio pakistano al fine di colpire elementi baluchi indicati come terroristi. Islamabad ha risposto con uguale misura, sempre con obiettivo elementi baluchi in territorio iraniano.

Ultimo aggiornamento: 07/02/2024