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Rischi economici (USA)


Ritorno al protezionismo

Sul piano commerciale, l'agenda dell'Amministrazione si concretizza attraverso da una parte la revisione degli accordi commerciali che gli Stati Uniti hanno stipulato finora, dall'altra l'identificazione di strumenti a livello nazionale (in particolare, imposizione di dazi) per proteggere la produzione locale da quella concorrenza percepita come sleale, dove il divanzo commerciale degli USA viene considerato un parametro prioritario per misurare il grado di scorrettezza dei partner commerciali.

Incertezza su politica monetaria

A partire dal 2021, una successione di shock internazionali post-pandemici ha determinato un repentino aumento dell?inflazione, che ha raggiunto il 9.1% nel giugno nel 2022. Tuttora, grazie all?azione di una politica monetaria restrittiva, il tasso di inflazione si è ricollocato ad un livello inferiore (3.7%), ma ancora ampiamente sopra il target Federal Reserve (Fed) del 2%. Anche a fronte di un andamento della congiuntura che ha continuato a sorprendere in positivo, la Fed ha più volte sostenuto la necessità di mantenere i tassi di interesse di riferimento ?higher for longer?. Alla luce dei risultati del 2023Q3 (4.9% di crescita del PIL e continuata creazione di posti di lavoro), si teme che essi possano essere addirittura ulteriormente innalzati, al fine di contenere l?insorgere di ulteriori pressioni sui prezzi. Nuovi rialzo dei tassi di interesse di riferimento costituirebbero però un rischio per gli equilibri di finanza pubblica.

Tensioni Commerciali, rallentamento dell'economia mondiale

L'aumento delle tensioni commerciali, la debolezza della crescita globale e le incertezze di natura politica sembrano aver influito negativamente sulle prospettive dell'economia statunitense, la cui pur solida espansione inizia a mostrare qualche segno di rallentamento. I dati piu' recenti indicano una frenata degli investimenti delle imprese e della produzione manifatturiera; almeno per ora la spesa delle famiglie continua a sostenere la dinamica del Pil, ma a luglio i consumatori hanno iniziato a ricorrere ai propri risparmi per finanziare le spese correnti, a fronte di segnali di rallentamento della crescita dell'occupazione.

Ultimo aggiornamento: 01/11/2023