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Rischi economici (MYANMAR)


Nodo infrastrutture da risolvere per garantire la sostenibilità della crescita economica nei prossimi anni

Quello delle infrastrutture è un nodo da risolvere per garantire la sostenibilità della crescita economica nei prossimi anni. Le valutazioni delle IFI sono concordi: il Myanmar ha il potenziale per diventare la prossima frontiera economica dell'Asia se riuscirà a fare adeguata leva sulle proprie risorse naturali e umane e fruire della posizione geostrategica di cerniera tra India e Cina, cosí come tra Asia meridionale e del Sud-Est asiatico. Il Myanmar deve in particolare costruire o ammodernare le proprie infrastrutture di base, quali energia e trasporti, per alimentare la crescita e renderla sostenibile anche nei prossimi anni, a fronte di una domanda interna sempre crescente.

Riforma del sistema bancario e finanziario

Un freno alla crescita, agli scambi commerciali e agli investimenti diretti esteri è costituito dal sistema bancario e finanziario birmano, obsoleto e rimasto scollegato troppo a lungo dai circuiti internazionali. Le transazioni bancarie internazionali sono ancora difficoltose, in conseguenza delle protratte sanzioni occidentali. Grazie alle prime e recenti liberalizzazioni avviate dalla Banca Centrale, l'economia birmana inizia ad emanciparsi dal contante e aumenta la circolazione delle carte di debito e di credito. Nelle zone metropolitane (soprattutto a Yangon), risulta ormai capillare la diffusione di ATM. Molti birmani, peraltro, non possiedono ancora conti bancari, mentre è già molto elevato il ricorso a sistemi di pagamento "mobile".

Stato delle telecomunicazioni telefoniche e internet

Il Myanmar in questo campo ha compiiuto ragguardevoli progressi. Le reti fisse sono ancora terribilmente obsolete, ma tutto cio' che e' mobile "viaggia" con velocita' soddisfacente e crescente.

Insufficiente capacità di generazione elettrica per il mercato interno

La capacità di generazione elettrica è ancora insufficiente a soddisfare la domanda interna costantemente in crescita, sia da parte dei privati che delle industrie. Instabile anche l'erogazione di energia, soprattutto nei periodi di maggiore caldo. Nonostante l'abbondanza di gas naturale, la disponibilità di energia è uno dei freni principali e un prerequisito essenziale allo sviluppo del Paese, in quanto gran parte di quella generata viene esportata verso Cina e Thailandia.

Sviluppo e modernizzazione del settore agricolo

Il settore agricolo è stato strettamente controllato dal Governo durante il periodo socialista dal 1962 al 1987, con un progressivo declino dei raccolti, tradizionalmente fiorenti. I freni alla crescita sono essenzialmente la mancanza di fondi e di tecnologia a disposizione dei piccoli coltivatori, privi dopo la nazionalizzazione della terra nel 1962 di certificati di proprietà da utilizzare a titolo di garanzia. La produttività agricola risulta ad oggi la più bassa tra i Paesi ASEAN. Solo il 20% delle terre coltivate lo e' con mezzi meccanici. Solo il 16,2% degli appezzamenti agricoli e' collegato a reti idriche pubbliche.

Ultimo aggiornamento: 01/12/2020