La politica estera spagnola si fonda storicamente su tre direttrici – Europa, Iberoamerica, Mediterraneo/Medio Oriente – alle quali si è successivamente aggiunto l’asse transatlantico. In qualità di potenza media con una vocazione globale, la Spagna ha tuttavia più recentemente cercato di giocare un ruolo anche in Africa e in Asia, soprattutto in termini di diplomazia economica e, nel caso dell’Africa (specie della regione del Sahel), anche a fini di sicurezza. La Spagna è interessata ad un'Europa più forte, anche perché la dimensione europea è da sempre interpretata quale asse cardine e quale maniera migliore per amplificare il proprio raggio d'azione (nel secondo semstre del 2023 il Paese ha detenuto la presidenza di turno della UE). 
Con la graduale ripresa dell’economia, la Spagna sta aumentando il budget destinato alla sua politica estera, in particolare per garantire la presenza spagnola nelle operazioni militari internazionali e per interventi di cooperazione allo sviluppo. 
Anche alla luce della comune collocazione geografica, Spagna e Italia condividono numerosi interessi ed obiettivi di politica estera, a cominciare da quelli relazionati con la pace e prosperita’ della regione mediterranea, la gestione del dossier migratorio e la lotta contro il terrorismo.

Particolare menzione merita inoltre la sensibilità ed attenzione di Madrid per l’America Latina, dove peraltro ingenti sono gli investimenti delle imprese spagnole. Tale legame con l’Iberoamerica si sta negli ultimi anni sviluppando secondo un paradigma nuovo, basato non più sulla tradizionale cooperazione allo sviluppo, bensì su uno scambio orizzontale e bi-direzionale che fa perno su cultura, educazione, crescita ed innovazione e che vede nel sistema di Vertici Iberoamericani e nella Segreteria Generale Iberoamericana (SEGIB) la piattaforma d’azione privilegiata.