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Quadro macroeconomico (ESTONIA)

Dopo una lunga fase di crescita che ha riguardato tutto il 2021 (+8,1%) ed il primo trimestre del 2022 (+2,8%), dall’invasione russa dell’Ucraina l'economia estone ha invertito il proprio ciclo economico entrando in recessione.

Secondo i dati di fonte estone, nel 2022, il PIL ha segnato una diminuzione dell’1,3%. Le cause vanno ricercate soprattutto negli alti tassi di inflazione che si sono mantenuti per tutto il 2022 stabilmente a due cifre (con un picco del 25,2% raggiunto ad agosto e una media nel periodo del 19,4%), nella crisi energetica, nel peggioramento delle condizioni di finanziamento a causa dell'aumento dei tassi di interesse sui prestiti, nella riduzione dell'accesso alle materie prime. I consumi privati sono cresciuti del 2,6%, meno dell'anno precedente, mentre i consumi pubblici sono rimasti al livello del 2021. Ad incidere negativamente sui consumi privati sarebbe stato il calo nella spesa delle famiglie che piu' avrebbe risentito della debolezza del reddito disponibile e cio' nonostante gli interventi governativi volti a calmierare i prezzi energetici e ad attenuarne l'impatto sul potere d'acquisto varati con la manovra suppletiva di circa 900 milioni di Euro del maggio 2022. Un calo importante lo hanno avuto anche gli investimenti, principalmente privati, diminuiti del 10,9%. Negativo anche il contributo della produzione industriale contrattasi del 2,3%. Dal lato della domanda estera, il maggior incremento delle importazioni (pari a ca. 24,9 miliardi di euro, +24,5%) rispetto alle esportazioni (ca. 21,3 miliardi, +16,8%) ha determinato un ulteriore peggioramento del saldo commerciale, più che raddoppiato rispetto all’anno precedente (3,6 miliardi di euro, rispetto a 1,7 miliardi di euro di saldo negativo del 2021). Tra le note positive del 2022 il mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione e' risultato essere del 5,6% (in miglioramento rispetto al 6,2 del 2021) e quello di occupazione pari al 69,2%, tra i piu' alti di sempre per l'Estonia. Tale risultato è stato determinato quasi esclusivamente dalle assunzioni nei settori IT e soprattutto nei servizi di ospitalita', ristorazione e intrattenimento.

PREVISIONI PER IL BIENNIO 2023-2024

Secondo le più recenti previsioni economiche della Banca Centrale, l'economia estone si contrarrà dell’1,3% nel 2023 per riprendere la sua fase espansiva nel 2024 (+3,2%) al decrescere delle pressioni inflazionistiche. L'inflazione dovrebbe essere in media del 9,4% nel 2023 e continuare a diminuire nel 2024, per attestarsi al 3,4% medio annuo.

Lievemente più pessimistiche le previsioni del governo, che rispetto alla primavera scorsa, ha abbassato di 0,3 punti percentuali le aspettative di crescita economica per l'anno prossimo e ha aumentato di 0,5 punti percentuali le aspettative di recessione economica per quest'anno. Viene così ipotizzato un calo del PIL del 2% quest’anno e una crescita del 2,7% nel 2024.

Il disavanzo statale è previsto in aumento al 3,8% del PIL nel 2023, per diminuire al 2,7% nel 2024, mentre il debito pubblico dovrebbe aumentare leggermente, fino a raggiungere il 21,3% nel 2023 e il 23,4% del PIL nel 2024.

Ultimo aggiornamento: 06/10/2023