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Quadro macroeconomico (CUBA)

Cuba ha avviato nel 2011 un processo di aggiornamento del modello economico e sociale, con l'obiettivo di giungere ad un socialismo prospero e sostenibile. In tale quadro, oltre ad una serie di misure di carattere interno, sono state adottate normative e politiche per incentivare gli investimenti stranieri. In particolare, è stata istituita una Zona di Sviluppo Speciale (ZED) in un'area adiacente al porto di Mariel, ad una quarantina di chilometri da L'Avana, ed è stata approvata una nuova legge sugli investimenti esteri.

A partire dal 2019, l’ordinamento giuridico cubano, pur continuando ad assegnare centralità al sistema socialista ed alla proprietà collettiva dei mezzi di produzione, riconosce anche altri tipi di proprietà (privata, mista, cooperativa ecc.). Ad oggi, l'iniziativa privata è quindi presente in alcuni settori economici, attraverso piccole e medie imprese, per rispondere alla crescente domanda di beni e servizi e favorire il commercio estero e interno. Il numero totale di tali nuovi operatori economici ammonta a oltre10.000, distribuiti sull’intero territorio nazionale.

All’indomani della recrudescenza delle misure connesse all’embargo USA e della forte contrazione post-pandemica (-10,90% nel 2020), l’economia cubana ancora non dà segnali tangibili di un’effettiva ripresa: nel 2023 si è registrato un ulteriore calo del PIL dell'1,30 % a fronte di una lieve ripresa che si era avuta nei due anni precedenti (+1,80% nel 2022 e +1,30% nel 2021).

Il turismo, una delle principali componenti del PIL cubano e fonte di divisa estera pre-pandemia, ha avuto un incremento nel 2022 e nel 2023, ma comunque al di sotto delle aspettative e dei livelli antecedenti la pandemia.

L’inflazione, che nel 2021 è stata pari al 194,50%, è stata tenuta maggiormente sotto controllo nel corso del 2022 (46%) e del 2023(42%), nonostante le forti fluttuazioni nei prezzi dei beni e servizi non calmierati.

 

Ultimo aggiornamento: 26/02/2024