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Quadro macroeconomico (MYANMAR)

Il Covid ha inferto un durissimo colpo all’economia birmana, cresciuta dal 2012 al 2020 con tassi sempre superiori alla media ASEAN. L’aumento del PIL atteso nel 2020 si attestava al 6,8%. Secondo le stime riviste dalla BM a giugno 2020 per tenere conto della pandemia, la crescita dovrebbe essere +0,5%: il Myanmar dovrebbe far parte del 10% dei paesi su scala mondiale a mantenere tassi di crescita positivi, per quanto contenuti. La seconda ondata, peraltro, verificatasi a fine agosto e più grave della prima, sta mettendo in forse tali traguardi. Turismo, alberghiero, ristorazione, tessile e manifatturiero i settori più colpiti. L’interruzione dei collegamenti normali con la Cina ha determinato difficoltà in molte supply chains. L’agricoltura ha evidenziato maggiore resilienza, mentre l’ICT e l’e-commerce stanno sperimentando notevole impulso. La contrazione della domanda dei consumi sta moderando l’inflazione, passata dall’8,8% del 2019 al 6,4% (dati di agosto 2020).

Secondo le proiezioni più recenti, l’economia potrebbe contrarsi di un ulteriore 2,5%, e mettere a repentaglio l’uscita dalla povertà di fasce della popolazione rimaste vulnerabili e al limite della soglia di sussistenza. Se il paese potesse sperimentare un “rimbalzo” del 7,2% nel 2021, i “poverty rates” potrebbero ritornare ai livelli pre-crisi nel 2022; altrimenti, non prima del 2023.

Il Governo ha varato prontamente, col sostegno delle IFI attive nel paese, un Covid Economic Relief Plan (CERP), che comprende sconti, esenzioni e dilazioni fiscali, crediti agevolati alle imprese, distribuzione di aiuti in contanti e generi di prima necessità per le famiglie più povere, e altre misure per facilitare il commercio e gli investimenti. Tra queste, anche corsie accelerate per l’esame dei progetti di investimento stranieri. Cio’ ha consentito alla leader Aung San Suu Kyi di dichiarare, in ottobre, che il Myanmar aveva già raggiunto il 98% degli obiettivi di attrazione di IDE.

I fondamentali restano comunque intatti; primi tra tutti, la ricchezza di materie prime (petrolio, gas naturale, carbone, legname, zinco, rame, pietre preziose). Finita la crisi, i settori piu’ promettenti sono: turismo, industria, farmaceutica, ICT, infrastrutture, agricoltura, energia, anche rinnovabili. I settori che da soli coprono circa l’82% di IDE sono: Oil & Gas, elettricità, industria, trasporti e comunicazioni.

Il Myanmar è il secondo Paese ASEAN per estensione territoriale (676.578 kmq), con una popolazione di circa 53 milioni di abitanti; ha una collocazione strategica come cerniera tra India e Cina; confina anche con Loas, Tailandia e Bangladesh: caratteristiche che in futuro, una volta risolto il nodo (essenziale) delle attuali carenze infrastrutturali, potrebbe fare del Myanmar un hub regionale.

E’ stato già realizzato l’ampliamento di due importanti tratte dell’autostrada Yangon-Mandalay. Lungo quella stessa rotta è previsto anche l’ammodernamento, nei prossimi anni, della linea ferroviaria.

L’urbanizzazione attesa dovrebbe passare, nel 2040, dall’attuale 31% al 40%, portando il numero delle città con una popolazione superiore alle 100.000 unità ad oltre 30. Il 65% della popolazione ha meno di 40 anni, il 45% meno di 24 anni.

La Regione di Yangon gioca un ruolo cruciale: è al suo interno che si trova la ZES di Thilawa (delle 3 progettate dal Governo, le altre essendo quella di Kyakpyu nel Rakhine e quella di Dawei vicino alla Tailandia, l’unica operativa, con investimenti non solo asiatici ma anche occidentali).

E’ a Yangon che risiede almeno il 13% della popolazione, e che viene generato il 25% del PIL birmano, l’85% delle esportazioni e il 60% degli IDE. Ed è sempre a Yangon che il Governo intende realizzare il progetto di una “New City” (anche per decongestionare la città) e di un nuovo Parco Industriale. Nell’estate 2020 il Ministro per gli Investimenti ha accennato ad un progetto, in una località ancora non specificata del Mon State, di una ulteriore Zona Economica Speciale.

               

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 01/12/2020