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Politica interna (DANIMARCA)

Il Regno di Danimarca (composto anche dai Territori autonomi di Groenlandia e Isole Fær Øer) è una monarchia costituzionale. La Regina Margrethe II regna dal 1972. Il potere legislativo è esercitato dal “Folketing”, Parlamento a struttura unicamerale composto da 179 membri di cui 2 in rappresentanza della Groenlandia e 2 delle Isole Faroe.

Le ultime elezioni (2019) sono state vinte dal Partito Social Democratico (25.9%), che guida un Governo di minoranza appoggiato dal Partito Social-liberale Danese (8.6%), dal Partito Popolare Socialista (7.7%), da Lista Unitaria (6.9%) e da Alternativa (3%), oltre che dai Partiti Socialdemocratici faroese e groenlandese. La Prima Ministra di Stato è Mette Frederiksen, socialdemocratica. Il suo mandato è iniziato nel  giugno 2019 dopo che i partiti di maggioranza hanno firmato un documento contenente il programma di governo.
Il programma si struttura in 6 punti fondamentali. Il primo riguarda un futuro verde e sostenibile. Il secondo punto richiama l'attenzione sui bambini e i giovani. Il terzo punto afferma l’intenzione di rafforzare il sistema di welfare. Il quarto punto  la necessità di perseguire una politica economica che rafforzi l’occupazione, combatta la povertà e l’ineguaglianza. Il quinto punto mira a creare una politica di immigrazione e asilo più responsabile. Il sesto punto pone l'obiettivo di creare una società più fiduciosa nei confronti di politica e media. La maggior parte del dibattito politico del 2020 ha riguardato la crisi causata dalla pandemia. Il popolo danese ha espresso approvazione per il modo in cui il Governo ha gestito la prima ondata. A novembre 2020 i Socialdemocratici sono stati fortemente criticati per la decisione di abbattere un’enorme quantità di visoni, dopo che essi avevano contratto una mutazione del Covid-19. Le proteste hanno portato alle dimissioni del Ministro dell’agricoltura ed ad un rimpasto/riorganizzazione di alcuni Ministri nel 2021.

Primi 4 partiti politici in ordine di voti alle elezioni del 2019.

Partito Social Democratico (25.9% - 48 seggi). Fondato nel 1871, è stato più a lungo al Governo e ha promosso il capitalismo sociale danese, caratterizzato da altissimi livelli di protezione sociale e di tassazione. Come gli altri partiti di centrosinistra, si trova in difficoltà nell’affrontare il problema della sostenibilità finanziaria del welfare danese. Favorevole all’UE, alla NATO e agli USA.

Partito Liberale (23.4% - 43 seggi). Fondato nel 1870, è il più antico partito politico danese. Nato come forza di sinistra moderata, ha poi sviluppato un’ideologia di centrodestra, promuovendo valori di libertà, responsabilità individuale e solidarietà sociale. Filostatunitense, favorevole all’UE e alla NATO.

Partito Popolare Danese (8.7% - 16 seggi) . Fondato nel 1995, è una formazione nazionalista  ostile all’immigrazione, alla globalizzazione e contraria all’UE, anche se non sembra intenzionato a proporre un referendum per l’uscita dall’UE. Ha influenza significativa al di fuori del governo.

Partito Social-liberale o Radicale (8.6%-16 seggi) . Fondato nel 1905, è il partito più moderato del Centrosinistra, favorevole all’UE, alla NATO ed alla revisione del duro regime immigratorio danese. Nel 1968-71 e nel 1988-90 ha fatto parte anche di Governi liberali e conservatori

Altri partiti politici

Partito Conservatore (6.6% - 12 seggi) Fondato nel 1916, è una formazione di destra moderata, ma meno incline del Partito Liberale alla riduzione del preponderante ruolo dello Stato nella società danese. Favorevole all’UE e alla NATO, fortemente filostatunitense.

Alleanza Liberale (2.3% - 4 seggi) Fondato nel 2007, il partito lavora per la riduzione delle tasse e del settore pubblico.

Partito Socialista Popolare () (7,7 %, 14 seggi). Fondato nel 1959 come forza di sinistra radicale, critico verso la NATO e gli USA, il partito è faticosamente evoluto verso una posizione favorevole alla cooperazione in ambito UE e NATO.

Lista Unitaria (EL) (6,9%, 13 seggi). Aggregazione di piccoli partiti e movimenti della sinistra radicale di ideologia marxista, tradizionalmente ostili agli USA, alla NATO ed all’UE.

L’Alternativa (3%, 5 seggi). Fondato nel 2013 quale alternativa ai partiti tradizionali, l’Alternativa è un partito verde impegnato nella promozione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Ultimo aggiornamento: 12/02/2021