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Politica interna (SUDAN)

A partire dal colpo di stato militare del 25 ottobre 2021, che ha messo fine al governo di transizione a guida civile del primo ministro Abdalla Hamdok, il Paese vive una situazione di stallo politico in cui le redini del paese sono affidate al generale Abdel Fatah Al-Burhan, presidente del Consiglio Sovrano e comandante in capo delle Forze Armate sudanesi.

Un governo tecnico, formatosi dopo il temporaneo ritorno al premierato di Hamdok (novembre 2021 - gennaio 2022), si occupa di portare avanti l'ordinaria amministrazione, mentre nel Paese si susseguono manifestazioni di protesta contro il regime militare, che hanno provocato finora circa 100 vittime fra i civili.

L'ONU, l'Unione Africana e l'Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo (IGAD) stanno attualmente facilitando un processo politico teso a consentire a civili e militari di concordare la formazione di un nuovo governo di transizione a guida civile.

I processi di giustizia transizionale e rafforzamento della tutela dei diritti umani, avviati dal governo di transizione seguito alla deposizione dell’ex presidente Bashir, sono stati interrotti dalle autorità militari, mentre nelle istituzioni si registra il prepotente ritorno in scena di funzionari affiliati a partiti islamisti.

A partire dal colpo di stato militare del 25 ottobre 2021, che ha messo fine al governo di transizione a guida civile del primo ministro Abdalla Hamdok, il Paese vive una situazione di stallo politico in cui le redini del paese sono affidate al generale Abdel Fatah Al-Burhan, presidente del Consiglio Sovrano e comandante in capo delle Forze Armate sudanesi.

Un governo tecnico, formatosi dopo il temporaneo ritorno al premierato di Hamdok (novembre 2021 - gennaio 2022), si occupa di portare avanti l'ordinaria amministrazione, mentre nel Paese si susseguono manifestazioni di protesta contro il regime militare, che hanno provocato finora oltre 100 vittime fra i civili.

L'ONU, l'Unione Africana e l'Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo (IGAD) stanno attualmente facilitando un processo politico teso a consentire a civili e militari di concordare la formazione di un nuovo governo di transizione a guida civile.

I processi di giustizia transizionale e rafforzamento della tutela dei diritti umani, avviati dal governo di transizione seguito alla deposizione dell’ex presidente Bashir, sono stati interrotti dalle autorità militari, mentre nelle istituzioni si registra il prepotente ritorno in scena di funzionari affiliati a partiti islamisti.

Ultimo aggiornamento: 04/07/2022