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Politica interna (NEPAL)

La storia recente del Nepal è stata caratterizzata da eventi traumatici che sono culminati nella guerra civile a cavallo del passaggio di millennio. Il periodo di maggiori torbidi, all’inizio degli anni 2000, è stato caratterizzato dalla ribellione maoista e da un colpo di Stato monarchico. Tra il 2007 e il 2008 i maoisti sono stati progressivamente integrati al Governo e la monarchia è stata abolita. Nel 2015 il Paese si è dotato di una nuova costituzione federale e ha affrontato due nuove sfide esiziali (il terremoto del 2015 e il non ufficiale blocco merci imposto da parte indiana).

Successivamente a tali episodi è cominciato un periodo di progressiva costruzione della nuova statualità del Paese, che ha affrontato alti e bassi (tra cui la pandemia da Covid19), ma prosegue lungo un percorso di crescita.

La spaccatura tra le anime maoista e quella marxista-leninista della galassia comunista nepalese ha portato nel 2021 alla caduta del Governo del Primo Ministro Oli (eletto nel 2017) e a un nuovo periodo di instabilità, superato grazie alla formazione di una nuova coalizione guidata dal Partito del Congresso del nuovo Primo Ministro Deuba e a ripetuti interventi della Corte Suprema a tutela del dettato costituzionale del Paese. Nuove elezioni generali sono previste nell’autunno 2022.

Le istituzioni democratiche esistono sia a livello centrale che a livello periferico e si stanno progressivamente stabilizzando.

La Costituzione del 2015 prevede la separazione tra poteri. Ai vertici del potere giudiziario è collocata la Corte Suprema che non si ritrae da prese di posizione autonome (come in occasione della crisi politica del 2021), ma è talvolta esposta alla mancata attuazione delle proprie decisioni da parte del potere esecutivo.

Sebbene l'azione delle istituzioni sia ancora minata dalla perdurante presenza di interessi precostituiti e pratiche clientelari, negli ultimi anni il Nepal ha registrato miglioramenti negli indici internazionali sulla trasparenza (es: Bayesian Corruption Index) a dimostrazione di una progressiva istituzionalizzazione del sistema di governo.

Le ferite della guerra civile non sono ancora del tutto rimarginate, soprattutto per quanto riguarda l’accertamento delle responsabilità dei crimini commessi durante la guerra civile.

Nel Paese è ancora presente un certo grado di polarizzazione: diversi gruppi etnici e comunità regionali lamentano il dominio da parte di un’élite rappresentativa delle caste indù più elevate. Le rivendicazioni di tali gruppi e comunità sono a loro volta percepite come una minaccia per la stabilità e l’unità.

Redazione Ambasciata d'Italia a New Delhi.

Ultimo aggiornamento: 25/07/2022