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Politica interna (KENYA)

SISTEMA POLITICO-ISTITUZIONALE DEL KENYA

Il Kenya è una Repubblica Presidenziale indipendente dal Dicembre 1963. Il 27 Agosto 2010 è stata approvata la nuova Carta Costituzionale che ha sostituito quella adottata con la Dichiarazione d’Indipendenza. Le elezioni di Marzo 2013 hanno sancito il definitivo passaggio al sistema Presidenziale puro, articolato su un ordinamento statuale nel quale trovano ampio spazio le autonomie locali, in risposta all’esigenza di dare adeguata rappresentanza al complesso mosaico etnico-tribale keniano.

Il Presidente viene eletto con la maggioranza assoluta a livello nazionale più il 25% dei voti in almeno la metà delle 47 Contee nelle quali la Costituzione suddivide il territorio nazionale. È stata inoltre istituita una Camera Alta del Parlamento, rappresentativa delle autonomie locali. Essa conta 47 membri in rappresentanza delle contee, 16 membri designati dai partiti politici in funzione della loro rappresentativita’, 2 rappresentanti della gioventu’ e due membri rappresentanti le persone diversamente abili.

L’altra novità introdotta dalla Costituzione del 2013 è la riforma della proprietà della terra. Tra le nuove norme, viene limitata l’estensione massima della terra di proprietà privata nonché abolita la proprietà illimitata per gli stranieri, trasformata in un possesso limitato a 99 anni (nella formula del “leasing” derivata dal diritto anglosassone).

Pur essendo ancora una giovane democrazia, il Kenya si distingue nella regione per complessità e maturità. Da sempre allineato su posizioni filo-occidentali e su modelli di liberalizzazione economica e di progressiva apertura al pluralismo, il Paese ha raggiunto risultati sorprendenti sotto diversi profili: basti ricordare come esso sia uno dei rari Paesi africani ad avere stampa, società civile e spazio politico sostanzialmente liberi, una vivace capacità imprenditoriale ed un tasso di connettività tra i più elevati in Africa. 

RECENTI SVILUPPI

Dopo due mandati del Presidente Uhuru Kenyatta, il 9 agosto 2022 si sono tenute nuove elezioni presidenziali che hanno sancito la vittoria dell'ex Vice Presidente William Ruto, il quale ha sconfitto una coalizione guidata da Raila Odinga e appoggiata proprio da Kenyatta. Le elezioni si sono svolte in un clima ordinato. I risultati, contestati dal fronte perdente, sono stati confermati dalla Corte Suprema keniana. Ciò ha dimostrato un alto grado di maturità istituzionale del Paese, che ha saputo risolvere una questione cruciale e assai sentita da tante fasce della popolazione in modo pacifico, attraverso le vie giurisdizionali previste dalla Costituzione.

Il nuovo Governo sarà chiamato a fare fronte a numerose sfide, soprattutto in termini di eguaglianza di accesso alle opportunità abitative, di lavoro e di credito, in linea con le promesse elettorali di sollevare le sorti della "Hustler Nation".

Ultimo aggiornamento: 03/01/2023