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Politica interna (TAGIKISTAN)

La Repubblica del Tagikistan è la più piccola delle Repubbliche centro asiatiche (superficie di 140 mila kmq con circa 10 milioni di abitanti).  Dilaniata da una cruenta guerra civile all’indomani dell’indipendenza, ha goduto dal 1997 di una sostanziale stabilità politica, fondata sulla memoria del conflitto e sull’equilibrio a suo tempo raggiunto con l’opposizione islamica (cui era riservata una parte dei seggi parlamentari). Tale stabilità è ora assicurata dal carattere autocratico del potere esercitato dal Presidente Rahmon.

Le elezioni presidenziali si sono tenute nell’ottobre 2020 ed hanno visto la scontata rielezione del Presidente Rahmon per altri sette anni, con una maggioranza plebiscitaria del 90,92%. Nel 2016 un emendamento alla Costituzione, confermato da un referendum popolare, ha consentito al Presidente di ricandidarsi nel futuro senza limiti di mandato. Altro importante cambiamento è stata la riduzione dell’età di possibili futuri candidati alla Presidenza da 35 a 30 anni. La norma, intesa ad aprire la strada della successione al figlio del Presidente, Rustam, attuale Sindaco di Dushanbe, non è stata finora utilizzata, anche se la questione rimane aperta.

Nel marzo 2020 le elezioni del Parlamento hanno evidenziato la netta vittoria del gruppo politico del Presidente, “People’s Democratic Party” con il 50,4% dei voti e 47 dei 63 seggi dell’Assemblea Legislativa. Rahmon ha messo al bando nel 2015 l’unico effettivo partito di opposizione, l’“Islamic Renaissance Party of Tagikistan” (IRPT), accusato di attività terroristiche e di aver organizzato, nell’estate del 2015, un tentativo di colpo di Stato. Di fatto, con l’eliminazione del’IRPT nessuna opposizione è presente in Parlamento.

In tale contesto si registrano carenze sul piano dello stato di diritto e vi è poco spazio per il dissenso e, più in generale, per la società civile soggetta ad un controllo di polizia attento e pervasivo, in particolare per quanto riguarda l’area di consenso dell’IRPT. Su questo ultimo versante, il Tagikistan rimane molto indietro nelle classifiche internazionali (secondo Transparency International figura nel 2020 al 149mo posto su 180).

I problemi più gravi che il Paese si trova ad affrontare sono sostanzialmente di natura economica, dovuti alle condizioni di disagio in cui vive buona parte della popolazione alle prese con povertà, disoccupazione e precarietà dei posti di lavoro, molti dei quali assicurati dall’economia informale, carenza di acqua ed energia nei mesi invernali.

Ultimo aggiornamento: 28/07/2022