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Politica interna (NUOVA ZELANDA)

Il sistema politico della Nuova Zelanda segue il modello britannico e si caratterizza per un alto grado di stabilità. Il potere legislativo risiede in un consesso monocamerale con 120 membri; il ruolo di Capo di Stato è assicurato formalmente dalla Regina Elisabetta II d'Inghilterra, Regina anche della Nuova Zelanda, ed è esercitato a Wellington attraverso un Governatore Generale, scelto dai neozelandesi.

L'impegno democratico dei neozelandesi è molto forte. In genere l'affluenza alle urne in occasione delle elezioni politiche generali che si tengono ogni tre anni raggiunge percentuali del 75-80% dell'elettorato.

I governi rimangono abitualmente in carica per tutto il periodo della legislatura. Ciò infonde fiducia agli operatori economici, rassicurati da un ambiente dove si può fare business con prospettive di lunga durata.

Il sistema giuridico neozelandese si basa sulla legge inglese. Il sistema giudiziario è indipendente e la corruzione e’ talmente ridotta che il Paese primeggia nelle classifiche redatte dalla ong transparency international. I diritti di proprietà privati ​​godono di massima protezione. I contratti sono garantiti, così come i diritti di proprietà intellettuale. Pene e multe vengono applicate all'occorrenza.

Il quadro giuridico stabile è coadiuvato da media liberi e indipendenti.

Le più recenti elezioni politiche si sono svolte a Ottobre 2023, e hanno portato alla formazione di un governo di coalizatione tra National Party (centro-destra), ACT Party (destra) e New Zealand First (nazionalista). Le priorità della nuova amministrazione prevedono la revisione di molte delle iniziative del governo precedente, e si articolano in tagli alla spesa pubblica, riduzioni fiscali, rafforzamento dell'ordine pubblico. Tra i piani di investimento rilevanti per attori esteri, si nota l'intenzione di facilitare interventi nel settore delle costruzioni abitative.

Ultimo aggiornamento: 21/03/2024