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Politica interna (KAZAKHSTAN)

Ultimo tra i paesi dell'Unione Sovietica ad ottenere l'indipendenza, il 12 dicembre 1991, il Kazakhstan è stato guidato dalla sua nascita dal Presidente Nursultan Nazarbayev, confermato a stragrande maggioranza (97.7%) anche nelle ultime elezioni presidenziali del 2015. La Costituzione del 1995 attribuisce amplissimi poteri al Presidente, dal quale dipende il Governo, così come sono di sua nomina tutti i Governatori delle 14 Regioni del Paese e delle due citta' metropolitane, Astana e Almaty. Vi è poi un Parlamento, articolato in Senato, ad elezione indiretta, e una Camera Bassa o "Majilis", eletta a suffragio universale. Nell'aprile 2016 sono stati introdotti alcuni emendamenti costituzionali per la "redistribuzione" di alcuni poteri del Presidente, al fine di accrescere le responsabilita' di Parlamento e Governo, ad esempio eliminando la decretazione presidenziale con valore di legge. La principale incognita relativa al sistema politico kazako riguarda le modalità di successione del Presidente Nazarbayev.

Le elezioni legislative del marzo 2016 avevano portato alla conferma della presenza in Parlamento del partito di governo Nur Otan (84 seggi), del partito AkZhol (7 seggi)  e del Partito comunista (7 seggi). Confermate le criticita'  gia' rilevate in precedenti occasioni dalla missione elettorale OSCE/ODHIR in merito alla liberta' di associazione e di espressione nel corso del processo elettorale, non essendo stati sostanzialmente accolti i rilievi formulati in occasione delle precedenti legislative del 2012.

La società civile è moderatamente attiva, in particolare nel settore della promozione dei diritti umani, dove varie organizzazioni non hanno esitato a criticare alcune scelte del Governo in materia di rispetto dei diritti e principi democratici fondamentali come libertà di stampa e di opinione.

Benchè nei 25 anni dall'indipendenza la popolazione di etnia kazaka sia passata da meno del 50% ad oltre il 70%, il Paese ha ancora carattere multi-etnico e multi-confessionale, in particolare, ospita una consistente minoranza di etnia russa (oltre il 20%) ed altre minoranze: ucraina, tedesca, coreana, ecc. Il Governo presta particolare attenzione a prevenire tensioni tra i vari gruppi etnici.

La situazione sociale e' sostanzialmente stabile, benche' vi siano stati alcuni gravi incidenti negli anni recenti. Nel 2011 lo sciopero dei lavoratori dell'industria petrolifera nell'area del Caspio porto' a scontri con la polizia (16 vittime) . Nel 2016, alla luce delle piu’ difficili condizioni economiche del Paese, il clima di malessere si era manifestato con dimostrazioni in varie citta' contro la riforma agraria, che prevedeva l’allungamento dei tempi di affitto di terre agricole a stranieri (da 10 a 25 anni); per prevenire nuove manifestazioni previste il 21 maggio le autorita’ di polizia hanno proceduto all’arresto preventivo di decine di persone. Inoltre il 5 giugno 2016 un episodio di possibile matrice terroristica si era verificato nella citta’ di Aktobe (Nord-Ovest), dove un gruppo di  20 persone aveva fatto irruzione in due armerie per procurarsi armi e poi attaccare una base militare, dopo una settimana di incidenti si erano registrate numerose vittime tra attaccanti e forze dell'ordine.

Ultimo aggiornamento: 28/05/2017