X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

Politica interna (GEORGIA)

La Georgia rappresenta uno dei Paesi più avanzati sul piano della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel contesto dello spazio ex-sovietico, con un sistema di tutele costituzionali e un’amministrazione pubblica tendenzialmente trasparenti. Il percorso di sviluppo democratico di Tbilisi continua tuttavia a presentare sfide, in particolare per quanto riguarda l’indipendenza del sistema giudiziario e il rafforzamento del rule of law.

Per quanto concerne l’impalcatura istituzionale la Georgia, a seguito della riforma costituzionale entrata in vigore nel 2018, ha operato una transizione verso un modello di Repubblica Parlamentare, nell’ambito del quale il Primo Ministro ha poteri decisionali in materia di politica interna ed estera. Il Presidente, dalle funzioni sostanzialmente protocollari, è stato eletto per l’ultima volta a suffragio universale diretto nello stesso anno (l’attuale Capo dello Stato, Salome Zourabichvili) e resterà in carica 6 anni in virtu’ delle disposizioni transitorie (in futuro la durata ordinaria della carica tornerà ad essere quinquennale). Il Presidente a partire dal 2024 sarà eletto da un Collegio Elettorale formato dal Parlamento e dai rappresentanti (legittimi) di Abkhazia, Adjara e di altre autonomie locali.

Le elezioni politiche svoltesi il 31 ottobre 2020 per l’assegnazione dei 150 seggi del Parlamento georgiano, eletti con un sistema misto maggioritario-proporzionale (è previsto dal 2024 il passaggio ad un sistema pienamente proporzionale) hanno confermato la complessità dello scenario politico del Paese. Le stesse si sono concluse con il successo del partito di Governo Georgian Dream che si è aggiudicato 90 seggi. Nell’ottobre scorso si sono tenute le elezioni municipali, nell’ambito delle quali Georgian Dream si è aggiudicato 63 delle 64 municipalità in palio.

Il Governo Garibashvili mantiene l’obiettivo di avanzare nell’agenda di riforme, strettamente connessa agli sforzi del Paese caucasico per l’avvicinamento all’Unione Europea – cui si intende presentare una domanda di adesione nel 2024 –  e all’Alleanza Atlantica. Permangono tuttavia elementi di criticità, in particolare rispetto all’indipendenza del sistema giudiziario e della magistratura, e in generale rispetto al rafforzamento dello stato di diritto.

Da ultimo, sono state accolte sfavorevolmente da parte UE e USA due improvvise riforme varate alla fine dello scorso anno relative all’estromissione dalla carica della Ispettore dello Stato ben prima della naturale conclusione del mandato e alla Legge Organica sulla Magistratura ordinaria, che, tra le altre cose, consente la rielezione del membri dell’organismo di autogoverno dei giudici.

A dispetto di tali criticità, la Georgia resta un esperimento di democrazia nell’area euro-asiatica che l’Italia e l’UE hanno tutto l’interesse a preservare e sostenere.

Nel Paese, la libertà di espressione è esercitata tendenzialmente in linea con gli standard occidentali. La società civile in Georgia è vitale e sostanzialmente libera di esercitare le proprie prerogative. Relativamente al diritto alla salute, l’introduzione di un programma di assicurazione pubblica nazionale ha migliorato il quadro negli ultimi anni. In linea generale, tuttavia, il servizio sanitario resta carente, e tale difficoltà risulta acuita dallo stress a cui quest’ultimo è stato sottoposto in relazione al Covid-19.

La libertà di iniziativa economica ha registrato ottimi risultati che hanno consentito alla Georgia di classificarsi 7° tra i migliori Paesi al mondo dove fare affari (classifica World Bank 2020).

Per quanto concerne la corruzione, la Georgia ha una posizione avanzata rispetto agli altri paesi del Caucaso meridionale e dello spazio post-sovietico.

Ultimo aggiornamento: 25/01/2022