Cipro è un'economia aperta e di libero mercato, basata principalmente sui servizi. Dopo essere stata duramente colpita dalla crisi finanziaria mondiale e dall'esposizione del sistema bancario nazionale,  nel 2016 Cipro è ufficialmente uscita dal programma di aggiustamento concordato con la “Troika” con un bilancio complessivamente positivo e senza utilizzare integralmente il prestito messo a disposizione.

L'economia del Paese e’ cresciuta negli ultimi anni in particolare spinta dalla domanda interna e dal turismo. Tuttavia, la pandemia di COVID-19 e le misure restrittive che ne sono seguite hanno determinato una drastica riduzione del PIL nel 2020 (-5,1), seguita da un forte rimbalzo nel 2021 (+5,5) che però non trova conferma nel 2022 (previsto un +2,3).

 Dopo aver raggiunto un avanzo nel 2019, le misure fiscali adottate per contrastare la pandemia  hanno determinato un disavanzo di bilancio del nel 2021 che dovrebbe scendere a seguito del ritiro delle misure.

L'impatto della crisi causata dal COVID-19 sul mercato del lavoro è stato mitigato da misure temporanee di sostegno al reddito, rivolte in particolare ai dipendenti del settore turistico. Di conseguenza, la disoccupazione si è attestata al 7,5% nel 2021 (dal 7,1% prima della pandemia) ed e’ prevista per il 2022 al 7,8%.