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Politica economica (PRINCIPATO DI MONACO)

L’economia di Monaco ha subito innovazioni strutturali, con profonde modifiche a livello di ordinamento legislativo, che hanno reso il Principato un polo bancario e finanziario riconosciuto a livello internazionale. Il principio generale della fiscalità monegasca è l’assenza di imposizione diretta per i redditi delle persone fisiche monegasche e per i residenti nel Principato, ad eccezione dei cittadini francesi. Monaco dispone di una “fiscalité douce”, articolata su diversi tipi di tassazioni, tra cui l’imposta sugli utili (ISB) del 33,33% a carico delle imprese che esercitano un'attività industriale o commerciale e che realizzano più del 25% del loro fatturato al di fuori di Monaco, i diritti di registro e l'Imposta sul Valore Aggiunto (TVA), con aliquote corrispondenti a quelle francesi. Il Principato inoltre non ha debito sovrano e può contare su un “Fondo Costituzionale di Riserva” (FRC), costituitosi grazie alle eccedenze di bilancio accumulatesi dal secondo dopoguerra. Cospicui introiti provengono allo Stato anche dall'attività del Casinò (di proprietà dello stesso dal 1967), dalle emissioni filateliche e dalle concessioni riguardanti l'emittente radiotelevisiva locale. La presenza dello stato nell’economia si concretizza attraverso l’azienda semi-pubblica “Société des Bains de Mer” (SBM), che detiene la maggior parte degli alberghi del Principato, il Casinò, il Teatro dell'Opera e i circoli più eleganti. Anche lo Yacht Club di Monaco è a partecipazione statale. Il settore bancario e finanziario a fine dicembre 2015 contava su  33 banche a 55 società di gestione, con un totale di risorse gestite pari a circa 112 miliardi di euro. Gli Istituti di credito monegaschi  sono principalmente filiali e agenzie di grandi gruppi bancari internazionali, mentre le società di gestione si sono sviluppate maggiormente a seguito dell'arrivo dei gestori di hedge funds o di imprese specializzate in transazioni borsistiche. L'intera attività bancaria è sotto il controllo della Banque de France. Occorre segnalare gli importanti progressi compiuti negli ultimi anni da Monaco nel processo di attuazione degli standard internazionali in materia di trasparenza fiscale. Il Principato ha infatti firmato il 13 ottobre 2014 la Convenzione multilaterale sulla mutua assistenza amministrativa in materia fiscale dell'O.C.S.E., che prevede varie forme di reciproca assistenza intergovernativa in materia tributaria, dallo scambio di informazioni, alle verifiche fiscali all'estero, fino alla stessa riscossione delle imposte. Occorre riconoscere che  il sistema bancario monegasco aveva accelerato già negli ultimi anni il processo di autoregolamentazione e controllo dei conti privati, finalizzato ad incrementare la trasparenza del settore bancario nella sua totalità.  Monaco, che ha già sottoscritto 32 accordi bilaterali in materia di scambio di informazioni fiscali, partecipa inoltre da numerosi anni, ai vari organismi internazionali in materia di trasparenza fiscale e di lotta contro il riciclaggio, il finanziamento del terrorismo e la corruzione, come il Global Tax Forum dell'OCSE, il Gafi, il Moneyval e la Greco. Il Principato si è dotato altresì di una cellula d'informazione finanziaria (S.I.C.C.FIN, Servizio d'informazione e controllo sui circuiti finanziari).

Ultimo aggiornamento: 29/06/2016