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Politica economica (NUOVA ZELANDA)

Di piccole dimensioni ma dinamica, l’economia kiwi è tra le più aperte del mondo: solo nell’ultimo trentennio si sono susseguite numerose riforme strutturali di stampo liberista che hanno favorito la liberalizzazione di vari settori dell’economia e l’eliminazione di barriere protezioniste e sussidi all’agricoltura. Al contempo, essa risulta fortemente dipendente dal commercio con l’estero e vulnerabile alle oscillazioni dei prezzi delle materie prime ed alle congiunture economico-finanziarie dei principali partner commerciali (Australia, Stati Uniti, Giappone, UE, Cina e mercati asiatici). Le esportazioni sono un fattore determinante per la crescita dell’economia della Nuova Zelanda e rappresentano una percentuale consistente del suo PIL. La dimensione relativamente piccola del mercato interno impone lo sbocco all’estero della maggior parte della produzione agricola nazionale e, di conseguenza, la politica commerciale neozelandese è orientata ad ottenere il massimo accesso ai mercati internazionali. La conclusione del Free Trade Agreement con l'UE conferma questa traiettoria.

Ultimo aggiornamento: 21/03/2024