X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

Politica economica (MYANMAR)

Dopo l’istituzione, nel 2011, di un governo che ha dato inizio alla transizione democratica, ha preso le mosse un processo di trasformazione anche economica e sociale. Le prime liberalizzazioni hanno determinato tassi di crescita superiori, prima della crisi del Rakhine, al 7%.

L’attuale Governo - insediatosi nell’aprile 2016 e che resterà in carica fino alla primavera del 2021 - ha proseguito sulla via delle riforme, adottando importanti provvedimenti legislativi.

Grandi le sfide per instaurare un business climate adeguato all’attrazione di investimenti esteri e alla fluida attività delle imprese. Ma in pochi anni sono state introdotte significative novità. La nuova Companies Law approvata nel 2017 ed entrata in vigore nel 2018 ha sostituito una legge risalente al 1914. Sempre nel 2017 è entrata in vigore la nuova Investment Law, che estende ulteriormente le possibilità per le imprese straniere.

Nel 2019 sono stati introdotti MyCo, il portale per registrare le imprese online, e la Project Bank, una piattaforma web per mettere in evidenza i settori di investimento prioritari ed in linea con il Myanmar Susstainable Development Plan 2018-2030.

Sempre in pochi anni è stato adottato un sistema di cambi flessibili e concesse le prime licenze alle banche straniere.

Nel 2014 era stata approvata la Legge sulle Zone Economiche Speciali. Le tre già individuate sono il porto di Thilawa (20 km a sud-est di Yangon), Dawei (nella Regione Thanintharyi), e Kyaukphyu (nello Stato Rakhine). Su quest’ultima ZES si concentrano le attenzioni di Pechino, data la sua ubicazione strategica lungo le rotte OBOR. Nel 2014 è stato inaugurato l’oleodotto tra il porto di Kyaukpyu e la città cinese di Kunming (Yunnan), in parallelo a un gasdotto già attivo dal 2013.

Nel maggio 2018, il Ministero del Commercio ha autorizzato compagnie possedute al 100% da stranieri, cosí come le imprese miste locali ed estere, a svolgere anche attività di vendite retail e wholesale. La direttiva impone però un capitale minimo di 5 milioni di USD per gli wholesales e di 3 milioni per i retails nel caso di proprietà completamente straniera. Per le imprese miste – in cui la proprietà locale sia pari ad almeno il 20% - queste “soglie” minime scendono a 2 milioni USD e a 700.000 USD, rispettivamente, nel caso di wholesale e retail.

Nel 2019 sono stati approvati una nuova Trademark Law e un pacchetto di norme per tutelare la proprietà intellettuale, ma l’attuazione pratica e la struttura del sistema giudiziario sono ancora ben lungi dal poter garantire un’efficace protezione dei marchi e delle idee.

Per agevolare e rendere più efficace l’attrazione di investimenti stranieri, nel novembre 2018 è stato istituito un Dicastero ad hoc: il Ministero per gli Investimenti e le Relazioni Economiche Estere (MIFER).

Il Myanmar ha il tasso più basso di penetrazione assicurativa (pari solo allo 0,1% del PIL). La crescita economica sta però creando opportunità per le imprese straniere anche in questo campo. In precedenza, il mercato assicurativo era aperto solo alle imprese locali e statali. Nel gennaio 2019, invece, il MOPFI (il Ministero della Pianificazione e delle Finanze) ha autorizzato anche le compagnie straniere nel settore sia “vita” che “non vita” ad operare, sia pure in joint ventures con aziende birmane.

Il Governo intende anche aumentare la propria spesa pubblica in materia di salute ed educazione. Nel primo settore (dati pre-Covid), il primo Esecutivo a guida NLD aveva programmato di aumentare la spesa da 1,467 miliardi di dollari del 2017 a 2,36 nel 2022, per acquistare materiale medicale più avanzato e migliorare la formazione del personale. Il National Healthcare Plan 2017-21 sancisce l’obiettivo di raggiungere l’”universal coverage” entro il 2030.

 

Ultimo aggiornamento: 01/12/2020