La Tunisia è il paese del Nord Africa più vicino all'Italia. Vi sono 4 voli giornalieri (2 Tunisair e 2 Alitalia) che collegano i due Paesi. Tunisair effettua voli anche su Milano, Venezia, Bologna, Napoli e Palermo. Anche i collegamenti via nave con diverse compagnie italiane e tunisine sono giornalieri.
A settembre 2016 è stato adottato un nuovo Codice degli Investimenti (Legge 2016-71 del 30.9.2016 pubblicata sul Jort N 82 del 7.10.2016) per aumentare l'attrattività economica del Paese attraverso la rimozione degli ostacoli amministrativi. Secondo la nuova normativa, l'accesso al mercato è generalmente libero tranne che per alcune specifiche attività economiche per le quali è obbligatoria un'autorizzazione. Ad aprile 2017, sono entrati in vigore i 3 decreti attuativi NN. 388, 389, 390 del 9.3.2017.
Le nostre imprese sono invogliate dalla presenza di mano d'opera qualificata e competitiva, abbondante e a basso costo e dai costi molto competitivi dei fattori di produzione.
Fra l'Unione Europea e la Tunisia è in vigore un Accordo di libero scambio per i prodotti industriali. Esistono tuttavia ancora dei settori in cui il Paese applica talvolta delle barriere non tariffarie. Dall'ottobre 2015 è in corso un negoziato per un Accordo più completo (ALECA/DCFTA) per un'ulteriore intergrazione delle due economie attraverso un'armonizzazione della normativa tunisina all'UE, la graduale rimozione di tutti gli ostacoli paratariffari e l'apertura dei servizi.
La Tunisia costituisce una potenziale "piattaforma" per l'approccio ai mercati contigui, grazie agli accordi bilaterali e multilaterali esistenti con i Paesi dell'UMA (Unione del Maghreb Arabo). In particolare, l'Accordo di Agadir, stipulato tra Tunisia, Marocco, Egitto e Giordania prevede la libera circolazione di beni industriali tra i quattro Paesi firmatari dal 1° gennaio 2005.
Inoltre, nel luglio 2018, per rafforzare il suo ruolo di "hub", la Tunisia è divenuta membro del Mercato comune dell'Africa orientale e meridionale (COMESA).