Eventuali opportunità per le imprese italiane in Bielorussia scontano l'incertezza sugli scenari futuri del quadro politico e economico.

Ogni nuovo investimento dovrà necessariamente considerare le sanzioni occidentali - attuali e future – adottate nei confronti del regime bielorusso per rispondere, da un lato, all'escalation delle gravi violazioni dei diritti umani nel Paese e alla violenta repressione della società civile dopo le elezioni presidenziali del 2020 e, dall’altro, al coinvolgimento della Bielorussa nell'invasione militare dell'Ucraina da parte della Russia.

Inoltre, andranno anche necessariamente considerate le contro-sanzioni che la Bielorussia ha introdotto e introdurrà.

Al momento, le Autorità bielorusse hanno reagito alle sanzioni dell'Unione Europea adottando a loro volta un pacchetto di misure volte a vietare l'importazione di alcuni beni dai Paesi dell'UE e di altri Stati (fra cui gli USA, il Regno Unito ed il Canada). Nello specifico, è vietata l'importazione in Bielorussia di alcuni prodotti del settore agro-alimentare. Il Governo ha però già chiarito che la lista potrà essere ampliata in caso di nuove sanzioni dell'UE.

Inoltre, In risposta all’introduzione da parte dell’Unione Europea del divieto per le imprese di trasporto su strada stabilite in Bielorussia di trasportare merci su strada nel territorio dell’Unione, le Autorità bielorusse hanno introdotto un divieto di circolazione nel Paese per i mezzi di trasporto merci (autocarri e motrici) immatricolati nell’Unione Europea.

Per completezza, si segnala che il tessuto imprenditoriale italiano residente nel Paese è prevalentemente costituito da piccole e medie imprese. Il sistema di supporto all'imprenditoria italiana in Bielorussia si è negli ultimi anni progressivamente strutturato grazie al particolare dinamismo della comunità imprenditoriale residente. A novembre 2017 è stata costituita, in raccordo con l'Ambasciata d'Italia a Minsk, Confindustria Belarus, associazione senza scopo di lucro nata per aggregare, in un’ottica di sistema, le imprese italiane e le principali associazioni di categoria da tempo attive nel Paese, come la Camera di Commercio Italiana per la Bielorussia, che ne è socio fondatore onorario. La Camera, peraltro, offre i necessari servizi operativi e di assistenza alle imprese in loco tramite il suo Centro di Promozione per l'Economia Italiana in Bielorussia ora collegato a Confindustria.