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Osservazioni

L’Azerbaigian è ricco di petrolio e di gas naturale. Secondo la BP Statistical Review of World Energy del giugno 2021, alla fine del 2020 le sue riserve di petrolio di 7 miliardi di barili rappresentavano lo 0,4% delle riserve globali.

Il petrolio viene prodotto sia onshore sia offshore nel Mar Caspio, con la produzione offshore che rappresenta circa un quarto del totale. Il giacimento Azeri-Chirag-Deepwater Gunashli (ACG), situato a circa 100 km a est di Baku, è il più grande giacimento petrolifero nel settore azero del bacino del Caspio. Scoperto all'inizio degli anni '70, quando l'Azerbaigian faceva parte dell'Unione Sovietica, comprende una serie di giacimenti individuali situati tra 2.000 e 3.500 metri sotto il fondale del Caspio. Il governo dell’Azerbaigian e un consorzio di 11 compagnie petrolifere straniere firmarono un PSA (Purchase and Sale Agreement) per il suo sfruttamento nel settembre del 1994.

L'Azerbaijan è uno dei principali fornitori di petrolio greggio del nostro Paese. Alla fine del 2022 l'Italia aveva incamerato circa 8,9 mil di tonnellate di greggio azero, pari al 34% del totale del petrolio esportato dal paese caucasico ed al 14,4% dell'intero import nazionale italiano.

Per quanto concerne la produzione, tuttavia, dopo i picchi raggiunti all'inizio del decennio scorso (51 mil di tonnellate di greggio nel 2010), è iniziato un trend discendente che ha portato a valori nettamente inferiori (32,6 mil nel 2022).   

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Sempre secondo la BP Statistical Review of World Energy 2021, l’Azerbaigian dispone anche di circa 2,5 trilioni di metri cubi di riserve accertate di gas naturale. Sebbene esso non sia così importante nel settore del gas come lo è in quello del petrolio, si prevede che l’estrazione del gas continuerà a contribuire in modo significativo alla sua crescita economica nei prossimi decenni.

La produzioine di gas infatti continua a registrare valori crescenti (46,7 Mld di metri cubi nel 2022, +6,4% sul 2021 e +25.8% sul 2020) soprattutto grazie all'accresciuto sfruttamento del giacimento Shah Deniz che da solo conta per oltre la metà della produzione totale. Shah Deniz costituisce anche la principale fonte di alimentazione del "Corridoio Meridionale del gas" ovvero il gruppo di gadotti SD1 (Shah Deniz natural gas-condensate field), SCP (South Caucasus pipeline), TANAP (Trans Anatolian Natural) e TAP (Trans Adriatic Pipeline) che lungo un percorso di oltre 3.000 km permette di convogliare il gas del Caspio sino all'Europa passando attraverso Georgia, Turchia, Grecia, Albania e Italia (dopo l'ultimo tratto sotto il mare Adriatico). 

Oltre a Shah Deniz le riserve si concentrano nei giacimenti di Absheron (che si sono rivelate inferiori al previsto) e in quelli di Shafaq-Asiman e Umid-Babek. Tuttavia, l’esplorazione geologica del primo di essi non ha ancora prodotto risultati positivi, mentre i giacimenti di Umid-Babek sono entrambi geologicamente complessi e necessitano di ingenti investimenti per aumentare la produzione di gas al livello richiesto dall’obiettivo di raddoppiare le esportazioni di gas azero verso l'UE entro il 2027.