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20/06/2016 - Approvata dal Parlamento la legge di stabilitą 2017

Approvata dal Parlamento  la legge di stabilità 2017

Il Parlamento ha approvato la legge di stabilità per il 2017 con 122 voti a favorire e 63 contrari.  La legge è stata elaborata tenendo in considerazione i  seguenti parametri macroeconomici:  crescita del PIL  al 3,1%,   deficit al 2,5% ,  inflazione allo 0,9% e  debito al 71,9% del PIL, assumendo un cambio Euro/fiorino pari a 312. Il debito, secondo le previsioni, si ridurrebbe di 1,6 punti percentuali  rispetto al debito stimato per il 2016 (73,5%). La legge di stabilità 2017  prevede entrate per 17.431 miliardi di fiorini (circa euro 55,9 miliardi al cambio previsto dal Governo) ed uscite per 18.597 miliardi di fiorini (circa euro  59,6 miliardi) con un deficit pari a circa 3,7 miliardi di euro , ben al di sopra del deficit 2016 stimato pari a 2,5 miliardi di euro. Il disavanzo, secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’Economia, Mihaly Varga, è da attribuire ai progetti di investimento finanziati dallo stato e dall’UE.  In sostanza, rispetto al bilancio 2016,  le entrate sono superiori del 10% e le uscite del 12%. Il bilancio si suddivide  in tre pilastri: il primo relativo alle entrate e alle uscite per le attività correnti; il secondo relativo agli investimenti finanziati dallo Stato ed il terzo relativo  gli investimenti finanziati dall’Unione Europea. Gli investimenti finanziati dallo Stato sono stimati pari a 1.600 miliardi di fiorini (circa 5,1 miliardi di euro) e produrranno un deficit di 472 miliardi (1,5 miliardi di euro) ; gli investimenti finanziati con fondi comunitari sono stimati pari 2.200 miliardi di fiorini (circa 7,05 miliardi di euro)  e produrranno un deficit di 694 miliardi di fiorini (circa 2,2 miliardi di euro).  Alle riserve vengono destinati 200 miliardi di fiorini pari a circa 641 milioni di euro.Oltre ai fondi per gli investimenti, le entrate sono costituite dall’imposta sulle società stimata pari a 689,9 miliardi di fiorini (circa 2,2 miliardi di euro); dall’IRPEF per 1.694,5 miliardi di fiorini  (circa 5,4 miliardi di euro); dal gettito dell’ IVA per a 3.388,9 miliardi di fiorini (circa 10,9 miliardi di euro); dal gettito delle accise per  984,5 miliardi di fiorini (circa 3,2 miliardi di euro), da tasse settoriali per 724 miliardi di fiorini (2,3 miliardi di euro); da contributi sociali per 5.177 miliardi di fiorini (circa 16,6 miliardi di euro). Per quanto riguarda la spesa la legge di stabilità prevede che il 28,7% del totale sia destinato alle pensioni, assistenza sociale e contributi alle famiglie; l’11,2% va alle amministrazioni statali e servizi generali; il 10,4% alla scuola; il 9% a trasporti e telecomunicazioni; l’8,4% alla sanità; il 5,6% al servizio del debito; il 3,9% alla cultura ; l’1,7% alla difesa 1,7%, e il 3,4%  a sussidi per le case. L’aliquota IVA viene ridotta su alcuni beni servizi: per latte, uova e pollame passa dal 27% al 5% ; per i servizi internet e ristorazione dal 27% al 18%. Le accise sui carburanti aumentano dell’8% e le entrate supplementari  sono destinate ai lavori di ristrutturazione stradale.  Un pari aumento è previsto per i tabacchi. L’aumento della spesa, secondo il governo , si rende necessario per sostenere la crescita economica, stimolando i consumi delle famiglie e  rafforzando il settore delle costruzioni e dei servizi connessi.  La crescita economica  appare comunque sovrastimata:  l’OCSE, a inizio giugno, stima un aumento del  PIL dell’1,6% nel 2017. 

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Ambasciata d'Italia - UNGHERIA