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03/04/2017 - Gli IDE in Lituania nel 2016

Gli IDE in Lituania nel 2016

Secondo i dati provvisori rilasciati dall’Istituto di Statistica lituano e dalla Banca della Lituania, nel 2016 si è registrata una diminuzione degli investimenti diretti esteri. Il saldo degli IDE nel 2016 in Lituania è stato infatti negativo per 187.9 mln di euro. Tale tendenza è stata condizionata da una diminuzione degli investimenti in strumenti del debito (392,1 mln di euro). Nel 2016, l’aumento maggiore degli investimenti è stato quello proveniente dalla Polonia (247,5 mln di euro), seguita dalla Germania (145,6 mln di euro), Cipro (125,5 mln di euro) e Norvegia (106,6 mln di euro). Una diminuzione si e’ registrata per gli investimenti provenienti dalla Svezia (-553,1 mln di euro), Gran Bretagna (-152,5 mln di euro), Svizzera (-138,6 mln di euro) e Lussemburgo (-77,9 mln di euro).

Nel corso del 2016, la maggiore crescita degli investimenti è stata registrata nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecnologiche (199,6 mln di euro),    nel commercio all’ingrosso ed al dettaglio e nell’indotto riparazione autoveicoli (188,6 mln di euro), mentre la riduzione più vistosa si è registrata nei settori delle attività finanziarie e assicurative (-468,9 mln di euro) e della produzione (-123,2 mln di euro).

Gli investimenti diretti esteri cumulati ammontavano nel 2016 a 13,1 miliardi di euro, in calo del 3,1% rispetto al 2015. Gli IDE sono pari a 4.586 euro per capita (4.673 euro nel 2015). Gli IDE provenienti dai Paesi dell’UE ammontano a 10,7 miliardi di euro pari all’81,7% degli IDE cumulati.

I principali investitori sono la Svezia (2,5 miliardi, 19,1% degli IDE totali) seguita dai Paesi Bassi (1,6 miliardi, 12,1% degli IDE totali), Germania (1,3 miliardi, 10,1% degli IDE totali), Polonia (957,8 milioni,7,3% degli IDE totali), Norvegia (919,2 milioni, 7% degli IDE totali), Estonia (696 mln) e Cipro (7mo posto con 660 mln di euro). Nonostante una crescita rispetto al 2015 (IDE cumulati italiani erano pari a 9,31 mln di euro nel 2015), gli investimenti diretti italiani in Lituania rimangono scarsi, pari a 28,13 mln di euro (26mo posto tra gli investitori stranieri). A titolo di esempio, la Russia si pone al 13mo posto (con 265,5 mln cumulati e la piccola Islanda al 25mo posto (con 29,39 mln di euro) proprio davanti a noi.

Per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri italiani in Lituania, la maggiore quota si è registrata nel settore della produzione tessile per 21,22 mln di euro. Si tratta di un investimento del Gruppo Marzotto a Kaunas. Segue il settore immobiliare (10,39 mln di euro) ed il settore di commercio al dettaglio ed ingrosso e riparazioni di autoveicoli (10,11 mln di euro).

Nel 2016, il flusso degli investimenti lituani all’estero sono stati anch’essi negativi per 123,1 milioni di euro. Tale tendenza è dovuta alla diminuzione degli investimenti negli strumenti di debito (-133 mln di euro) e negli strumenti di capitale (-28,2 mln di euro). Gli IDE cumulati lituani risultano pari a 2,3 miliardi di euro, in calo del 5,6% rispetto al 2015. Di questi 2,3 mld di euro, il 90,3% erano diretti a Stati membri dell’UE ed il 71,3% verso i paesi parte dell’Eurozona. I principali paesi destinatari degli IDE lituani nel 2016 sono stati  il Lussemburgo (dati non disponibili), i Paesi Bassi (408,8 mln di euro pari al 18,1% degli IDE lituani all’estero), la Lettonia (327,5 mln di euro, 14,5%), la Polonia (300,8 mln di euro, 13,3%), Cipro (258,8 mln di euro, +11,4%) e l’Estonia (131,4 mln di euro, 5,8% degli IDE totali lituani). Ad una prima lettura si segnala il dato piuttosto anomalo della quota di IDE lituani diretti a Cipro (4mo posto) e ciprioti diretti in Lituania (7mo posto). L’Italia è all’14mo posto nella graduatoria degli investimenti lituani all’estero con 17,84 mln/euro, preceduta dalla Russia (9mo posto con 50,25 mln di euro). 

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - LITUANIA