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25/02/2016 - Energia, studi per una centrale geotermoelettrica

Energia, studi per una centrale geotermoelettrica

UGANDA – Una centrale geotermoelettrica in grado di produrre 100 megawatt di elettricità potrebbe sorgere a Buranga, nell’ovest dell’Uganda, andando a migliorare l’offerta di energia nel paese.

A condurre lo studio di fattibilità del progetto è la Green Impact Development Services (Gids), che intende sfruttare il potenziale della Western Rift Valley per sprigionare il calore naturale necessario al funzionamento dell’impianto. Nell’area la temperatura dell’acqua sotto la superficie raggiungerebbe fino a 200 gradi, una caratteristica che sarà confermata da futuri pozzi esplorativi.

Il governo ugandese, attraverso il ministero dell’Energia, sta promuovendo lo sviluppo della geotermia come alternativa all’energia idroelettrica e alle centrali alimentate da combustibili fossili.

Altri paesi della regione attraversata dalla Rift Valley stanno scommettendo sulla geotermia: in Kenya sono attive tre centrali e il governo ha commissionato lavori per potenziare gli impianti soprattutto nei pressi di Olkaria, la principale area dei campi geotermici.

In Tanzania, la Tanzania Geothermal Development Company dovrebbe iniziare a giugno la perforazione di tre pozzi vicino al Lago Ngozi nel Sud-Ovest del paese, in vista di uno sfruttamento più ampio del vapore sotterraneo. In Etiopia invece,  Addis Abeba ha programmato di investire 30 milioni di dollari nel settore aumentando la capacità degli impianti a Alutho Langano dagli attuali 7 MW a 70 MW. [CC]

Notizia segnalata da
InfoAfrica www.infoafrica.it