BENI

 

Le recenti pubblicazioni di dati statistici sia di fonte italiana che statunitense, permettono un aggiornamento sulla dinamica dell'interscambio bilaterale durante il primo semestre del 2015.

I dati ISTAT provvisori sul primo semestre confermano il boom nello scambio di beni gia' anticipato dai dati tendenziali in precedenza disponibili:+27,5% le nostre esportazioni verso gli USA (pari a 18,2 mld euro), +20,4% (7,6 mld euro) le importazioni, +25,3% l'intercambio totale (che vede un saldo attivo per l'Italia di oltre 10,6 mld euro), rispetto ad analogo periodo 2014.

Anche nei dati registrati da fonte USA (DoC) si registrano riscontri analoghi: +26,8% le importazioni dal nostro Paese, +8,3% le esportazioni USA, +21,2% l'interscambio totale. Inoltre l'Italia guadagna due posizioni (dal 14esimo al 12esimo posto) come trading partner degli USA, sopravanzando Arabia Saudita e Paesi Bassi.

A causa dell'effetto cambio euro/dollaro, nella seconda parte del 2015 si assistera' verosimilmente ad uno ''sgonfiarsi'' di tali incrementi, ed infatti dati DoC cumulati a luglio registrano un +5,2% per le importazioni dal nostro Paese, -1,6% per le esportazioni USA, +1,7% per l'interscambio totale.

Tornando ai dati per il primo semestre, per quanto riguarda le nostre esportazioni, le principali voci per quota di mercato sono: apparecchi meccanici (22%), veicoli trasporto terrestre (14%), navi da crociera e bevande (vino) 5%. Da segnalare, tra le migliori performance stagionali, il continuo trend positivo degli autoveicoli (piu' che raddoppiati rispetto al primo semestre 2014), la navigazione marittima (3 le navi da crociera consegnate negli USA), gli articoli di gioielleria (soprattutto in platino, +58%) ed il vino (+19%).

Per quanto concerne le importazioni, i principali beni USA da noi acquistati continuano ad essere prodotti farmaceutici (22%), apparecchi meccanici (14%), apparecchi elettromedicali, combustibili e componentistica aerea (6%). Tra i menzionati settori si riscontrano anche le performance stagionali piu' dinamiche, ad eccezione dei combustibili, con acquisti dell'Italia dagli USA di fatto dimezzati per petrolio raffinato e carbone.

 

SERVIZI

 

Sul fronte dell'interscambio servizi, dati di fonte USA rilevano un calo del 7,4% nel primo semestre 2015 (pari a 9,3 mld USD), da addebitare soprattutto alle minori esportazioni (-11,1%) degli Stati Uniti verso il nostro Paese (quasi 4 mld USD) ma anche della contrazione (-3,5%, 5,4 mld USD) dei servizi esportati dall'Italia. Tali dati confermano comunque l'Italia nel novero dei pochi Paesi al mondo (assieme a Germania ed India) ad essere esportatori netti di servizi verso gli USA.

Viaggi e turismo restano le voci di maggior peso in entrambe le direzioni: dati Banca d'Italia segnalano quasi 2 mld EUR spesi dai turisti americani in Italia nei primi sei mesi del 2015 (circa la meta' quelli spesi dagli italiani in USA), per un totale di 1,8 mln di presenze. Piu' in dettaglio, i turisti USA rappresentano la settima nazionalita' (ma la prima extra europea) per presenze nel nostro Paese, seconda, dietro la Germania, per numero di pernottamenti e spesa turistica complessiva.

 

INVESTIMENTI

 

In tema di attrazione di investimenti, nel primo semestre 2015 il flusso proveniente dall'Italia verso gli USA (5,15 mld USD, dati Bureau of Economic Analysis) e' uno dei piu' alti degli ultimi 10 anni, in gran parte addebitabile all'avvenuta contabilizzazione, in questo lasso temporale, dell'operazione di acquisizione di IGT da parte del gruppo italiano Gtech decisa nel luglio 2014. Permane invece molto al di sotto delle potenzialita' il flusso in direzione contraria, con investimenti statunitensi nel nostro Paese per solo 100 mln USD, quasi totalmente imputabile all'acquisizione di 4 immobili logistici in Lombardia da parte del fondo Blackstone.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - USA