SUDAN - E' stato firmato a Milano, un memorandum d'intesa tra la società italiana Water & Soil Remediation (WSR) e la ACT Sudan. L'accordo prevede lo sviluppo congiunto di tecnologie per la ricerca di falde acquifere in zone aride e semiaride del Sudan. A rendere possibile l'avvio della collaborazione è stata l'azione congiunta dell'Ambasciata italiana a Khartoum e di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, cui l'azienda italiana è associata.

“Per il Sudan abbiamo individuato una complementarietà con ACT Sudan – ha detto ad InfoAfrica Giacomo Rosa, International commercial manager di WSR - un organismo parzialmente pubblico, parzialmente privato che promuove la ricerca in vari settori. Abbiamo avviato un progetto insieme alle autorità italiane e sudanesi per la ricerca di acqua in zone aride e semiaride, insieme ad ACT Sudan svilupperemo delle tecnologie per ricercare acqua in posti dove fino ad ora non è stata trovata. Qui a Milano abbiamo firmato un memorandum che ci vede collaborare insieme per tutti i campi di ricerca che possono essere di utilità per questo progetto principale, ma anche per progetti secondari che attengono al nostro core business. Nei prossimi mesi entreremo nella fase operativa”.

Società con quartier generale a Mantova, attiva nelle bonifiche del sottosuolo nei settori petrolifero, petrolchimico, chimico, farmaceutico, ed industriale in genere, WSR opera dal 1993 ed è stata una delle prime aziende a specializzarsi nel settore ambientale in Italia.

Alla firma dell'accordo, avvenuta a margine dell'Economic and Investment Forum Sudan-Italia tenutosi nel centro conferenze di Expo, erano presenti diversi esponenti del governo di Khartoum, tra cui il ministro degli Esteri Ibrahim Ghandour, l'Ambasciatore sudanese a Roma, Amira Daoud Hassan Gornass, l'Ambasciatore italiano in Sudan, Fabrizio Lobasso, il direttore di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Pier Luigi D'Agata.

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