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09/07/2014 - OPPORTUNITA' NEL SETTORE ENERGETICO: IL FOTOVOLTAICO

OPPORTUNITA' NEL SETTORE ENERGETICO: IL FOTOVOLTAICO

L'Eritrea presenta un forte deficit energetico. La produzione si basa principalmente su centrali a combustibile, e questo comporta una elevata dipendenza dagli approvvigionamenti dall'estero che mette a rischio la sicurezza energetica del Paese. Al momento la distribuzione di energia elettrica presenta un razionamento con turnazione della fornitura, con rischi di prolungate assenza del servizio che rendono de facto impossibile la localizzazione di processi manifatturieri e produttivi ad alto consumo di energia. La soluzione consiste nel diversificare l'approvvigionamento delle fonti, riequilibrando il mix energetico nazionale. La via consigliabile per perseguire quest'obiettivo appare la promozione dell'energia rinnovabile (solare, eolica, geotermica), viste le peculiari caratteristiche geo-morfologiche del Paese.
L'area di Asmara, e dell'Altopiano in generale, sono naturalmente votate alla produzione di energia solare. L'installazione di impianti fotovoltaici sull'Altopiano presenta molteplici vantaggi:
- un impianto fotovoltaico con accumulo presenta il vantaggio di una garanzia di continuita' della fornitura. Se l'impianto e' sufficientemente dimensionato la garanzia di fornitura e' teoricamente illimitata;
- alla mancanza di fornitura oggi si sopperisce con gruppi elettrogeni con forte aggravio di spese (combustibili e manutenzione). Una stima ottimistica porta ad un costo del kilowattora prodotto con gruppi elettrogeni non inferiore a 0,5 euro;
- l'utilizzo di gruppi elettrogeni per la produzione di energia elettrica comporta inquinamento acustico e dell'aria per gli scarichi in atmosfera dei fumi;
- in Eritrea i contatori elettrici sono elettromeccanici: quando un impianto fotovoltaico produce in esubero rispetto alle necessita' interne (carica delle batterie e alimentazione dei carichi interni) e invia in rete l'energia in esubero, la meccanica del contatore opera al contrario scaricandolo. Questo si risolve in un vantaggio per l'utente che ne riceve una riduzione del costo della bolletta, ma anche per la societa' di distribuzione alla quale ogni kilowattora da fornire qui costa molto piu' del costo all'utente finale (il costo all'utente del kilowattora e' di 3 Nakfa. Il costo di produzione del kilowattora si stima non possa essere inferiore a 10 Nakfa, circa 0,5 euro).
- un diffuso utilizzo di impianti fotovoltaici, che immettano in rete gli esuberi, alleggerirebbe il carico complessivo della rete, oggi con evidenti difficolta' produttive, oltre che di regolazione;
- un impianto fotovoltaico in Eritrea, sull'Altopiano in particolare, ha un'ottima produttivita' grazie alla latitudine che consente produzioni intorno ai 2.000 kilowattora l'anno per kilowatt installato, con scarsa variabilita' stagionale (durata del giorno: min 11 ore, max 13 ore). Questo evita eccessivi dimensionamenti del sistema di accumulo.
Per un raffronto, la produttivita' media di un impianto fotovoltaico in Italia e' di 1.200 kilowattora (con notevoli differenze tra il Nord -1.000 kilowattora l'anno- e l'estremo Sud -fino a 1.600 kilowattora l'anno). Ad Asmara e sull'Altopiano inoltre, grazie all'altitudine che mitiga le temperature ambientali, la produttivita' puo' raggiungere e superare i 2.200 kWh l'anno;
- un ulteriore vantaggio offerto dalla diffusione del fotovoltaico in Eritrea e' quello di poter fornire elettricita' anche alle numerose comunita' isolate, risparmiando cosi' sugli ingenti costi di un allacciamento alla linea elettrica.
Le potenzialita' quindi del fotovoltaico sono enormi, e tutte da sfruttare. La diffusione di tali tecnologie, nelle quali l'Italia e' fra i leader mondiali, permetterebbe di colmare il gap energetico, a vantaggio non solo della qualita' di vita delle popolazioni ma anche dello sviluppo economico del Paese. Eventuali imprese italiane interessate ad operare nel settore, soprattutto con schemi autofinanziabili, troverebbe senz'altro ampia disponibilita' da parte di queste autorita'.

Notizia segnalata da
AMBASCIATA D'ITALIA