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01/04/2014 - TURISMO RUSSO IN ITALIA. STATISTICHE AGGIORNATE EUROSTAT E BANKITALIA. ANALISI DEI FLUSSI NEL 2013

TURISMO RUSSO IN ITALIA. STATISTICHE AGGIORNATE EUROSTAT E BANKITALIA. ANALISI DEI FLUSSI NEL 2013

Dalla comparazione dell'offerta turistica italiana con quella dei principali competitor UE, emerge come il nostro sia un mercato "maturo" e comparabile, come numero di posti letto, a quello francese e superiore rispetto a quello spagnolo e tedesco. Il tessuto italiano e' tuttavia caratterizzato da numerose strutture di piccole dimensioni: il rapporto tra numero delle strutture e posti letto in Italia e' di 1/30, inferiore a quello greco (1/40), tedesco (1/65), spagnolo (1/74) e, soprattutto, francese (1/176). Se tale caratteristica puo' favorire la varieta' dell'offerta, essa puo' nello stesso tempo rappresentare un ostacolo per l'attrazione di un turismo, come quello russo, che richiede la prestazione di servizi specifici e di elevata qualita', la cui offerta necessita' di investimenti mirati.
Una seconda caratteristica del nostro Paese e' l'equilibrio esistente tra l'offerta turistica nelle localita' marittime e quella nell'interno del territorio, non peraltro esclusivamente concentrato nelle citta' di maggiori dimensioni. Dato che conferma l'esistenza di un potenziale turistico in grado di favorire quella "destagionalizzazione" dei flussi che e' uno degli obiettivi dell'Anno Incrociato del Turismo e del nostro rapporto con la Russia. La scarsita' di informazioni in lingua russa sull'offerta turistica delle destinazioni "minori" e la presenza di strutture spesso piccole e non in linea con le richieste del pubblico di massa rappresentano un limite all'incremento dei flussi piu' volte segnalato dagli operatori russi.
La distribuzione dei flussi sul territorio conferma le tendenze sopra descritte. A essere piu' visitate sono le Regioni dotate di strutture di grandi dimensioni (che contemplano spesso servizi specifici per i russi) e con collegamenti aerei diretti con la Federazione (Lombardia, Lazio e Veneto). Un caso a se' e' rappresentato dall'Emilia Romagna, divenuta negli anni un vero e proprio hub per il turismo russo (1,2 milioni le presenze russe sulla riviera riminese nel 2013) e considerata una porta di ingresso verso l'Italia. Da segnalare anche il caso della Liguria, quarta Regione per presenze russe, per l'apertura di voli diretti di compagnie minori. Per entrambe fanno premio l'impegno e la capacita' di proporsi ai turisti russi.

Il 2013 ha confermato un aumento dei flussi turistici dalla Russia (+3,7%), seppure in percentuale inferiore rispetto agli anni precedenti (+67% nel periodo 2010-2013). Tale dato, rispecchiato peraltro dall'aumento dei visti, risulta tanto piu' significativo se confrontato con l'outcoming turistico degli altri Paesi BRIC: i flussi provenienti dalla Federazione sono ancora piu' del doppio di quelli dal Brasile e pari a circa quattro volte quelli cinesi e indiani (questi ultimi diminuiti del 26% nell'ultimo anno).
Ancora piu' rilevante il dato della spesa, cresciuta dell'11,4% nel 2013 (+60% in quattro anni e piu' dell'incremento delle presenze) e che ha portato l'indotto vicino a 1,5 miliardi di euro: un livello secondo solo a quello del turismo statunitense e pari a tre volte l'indotto della Cina e del Brasile. Cio' conferma la tendenza piu' generale all'acquisto di un "peso" sempre maggiore del turismo extracomunitario rispetto ai flussi provenienti da Paesi dell'Unione Europea: questi ultimi rappresentano infatti circa i 2/3 del totale (51 milioni di persone), ma il loro livello di spesa, rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi anni, conta solo per il 56% dell'indotto.

La lettura di questi dati va integrata con quelli relativi al "tax-free", il cui giro di affari e' cresciuto nel 2013, in linea di continuita' con gli anni precedenti, a un tasso dell'8%. Proprio i turisti russi trainano il mercato, con il 27% degli acquisti totali e una spesa media di 649 euro, seguiti dai cinesi (21%). Gli altri Paesi seguono a notevole distanza: gli americani rappresentano il 6% del mercato Tax Free, mentre i turisti giapponesi (5% del mercato) hanno fatto registrare un calo del 25% degli acquisti rispetto al 2012.
I turisti russi sono "top spender" in tutte le maggiori citta' italiane: la quota di acquisti effettuata da cittadini russi ammonta al 29% a Milano e Roma, al 17% a Firenze e al 16% a Venezia. Moda e abbigliamento sono i settori preponderanti, rappresentando complessivamente il 76% del mercato (con uno scontrino medio di 673 euro); sempre piu' rilevante infine la componente di acquisti effettuata nei poli outlet (+34% nel 2013).

 

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - RUSSIA