L'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica ha reso noto i dati definitivi sulla performance economica brasiliana nel 2013. In particolare, il PIL brasiliano è cresciuto lo scorso anno del 2,3 per cento. Di particolare rilievo appare l'andamento positivo del PIL registrato nell'ultimo trimestre del 2013, con un +0,7 per cento rispetto al trimestre precedente e un +1,9 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2012.

Dal lato della domanda, ad alimentare tale risultato è stato soprattutto l'aumento della partecipazione del capitale fisso alla formazione del PIL, in termini di produzione di macchinari ed equipaggiamenti industriali, nonché di investimenti nella costruzione civile, che si e' attestata su base annua a +6,3 per cento. Si tratta di un segnale positivo, perche' denota una maggiore presenza di investimenti in capitale fisso rispetto ai consumi delle famiglie e alla spesa pubblica, che continuano comunque a rappresentare il tradizionale volano del PIL brasiliano.

Resta tuttavia ancora limitato l'incremento della spesa per investimenti su base annua e come percentuale del PIL: questa si è attestata nel 2013 al 18,4 per cento del PIL rispetto al 18,3 per cento del 2012.

Ha invece contribuito in termini negativi il commercio estero (- 0,9 per cento rispetto al 2012), a causa della crescita delle importazioni di petrolio e gas naturale e dell'indebolimento della domanda internazionale.

Dal lato dell'offerta, il settore ad avere fornito il maggiore contributo è quello delle commodities agricole, con una crescita del 7 per cento rispetto al 2012, la piu' alta dal 1996, grazie soprattutto all'aumento della produzione di soia, canna da zucchero, mais e grano.

Le stime di crescita del PIL per il 2014 si situano intorno al 2 per cento.

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Ambasciata d'Italia - BRASILE